Roma, 26 apr. - (Adnkronos Salute) - "Basta penalizzare le strutture ospedaliere della provincia di Roma. Abbiamo analizzato nel dettaglio il Piano operativo regionale del Lazio del 21 marzo 2013, approvato dal ministero della Salute il 15 Aprile 2014, e non possiamo non rimanere perplessi". Lo comunica in una nota il Sandro Bernardini, segretario generale della Uil Fpl di Roma e Lazio. Il sindacalista analizza le osservazioni che secondo la Uil sono penalizzanti per gli ospedali della provincia di Roma. "Oggi faremo delle osservazioni sull’Asl Roma G e Roma F - spiega Bernardini - a nostro avviso ci sono delle contraddizioni rispetto al decreto del 6 Dicembre 2013, le cui intenzioni sembravano persino diverse. A pag. 207 dello stesso si parla persino di aumentare i posti letto nelle strutture carenti, come appunto l'Asl Roma F ed l'Asl Roma G: 262 posti nella prima (0,83%) rispetto ai 234 attuali e 625 nella seconda (1,26%) rispetto ai 598 attuali".
"Per troppo tempo queste Asl - sottolinea il sindacalista - che rappresentano un bacino di cittadini molto ampio sono state abbandonate a se stesse. Riteniamo sia arrivato il momento di investire seriamente su queste strutture ospedaliere. Se pensiamo solamente che circa 800 mila cittadini sono costretti a ricorrere ai privati o alle strutture pubbliche di altre Asl per effettuare esami diagnostici di risonanza magnetica, a causa della mancanza di macchinari nella loro Asl di residenza, basta a far capire le criticità di queste Asl". (segue)
