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Sanita' Lombardia: allarme Mantovani, in arrivo taglio di 4.000 lavoratori (2)

14 febbraio 2014 | 15.58
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(Adnkronos Salute) - Il rischio taglio, spiega Mantovani all'Adnkronos Salute, sarebbe l'effetto "dell'applicazione di una legge del 2010 in cui è stata deliberata una riduzione del personale pubblico. Eravamo convinti che sarebbe stato escluso il personale sanitario, come avevo chiesto anche io ai tempi in cui ero senatore. Ma oggi, quando è il momento di procedere con l'applicazione della legge, ci dicono che nella misura è compresa anche la sanità ed è previsto un taglio di 240 mln di euro".

La norma in questione è nel decreto legge 78 del 2010 (poi convertito in legge). In sintesi il provvedimento prevede che la spesa per il personale sanitario si riduca dell'1,4% rispetto al 2004. La legge è stata poi declinata in altre norme e il rispetto di questo dato è diventato obbligatorio da subito per le Regioni sotto piano di rientro, mentre per quelle in equilibrio diventa cogente dal 2015. Oggi in Lombardia il costo del personale è superiore a quello del 2004 e, applicando la norma in questione, la cifra da tagliare sarebbe di 240 milioni di euro circa. In pratica l'equivalente di più di 4 mila addetti. Va però precisato che ogni anno, fra pensionamenti e uscite a vario titolo, il settore perde fisiologicamente dalle 3.500 alle 3.800 persone. Il che significa che in due anni, a fronte di circa 7.500 uscite, la Lombardia per restare nei livelli di spesa richiesti dalla legge potrebbe autorizzare solo 3 mila nuovi ingressi.

Si profilano diverse strade per ridurre il costo del personale e adeguarsi a quanto richiesto dalla norma cercando di limitarne il più possibile l'impatto: se da un lato si potrebbe dimezzare il turn over, dall'altro si potrà agire anche su diversi parametri (nella voce personale ci sono anche straordinari, incentivi, risorse aggiuntive). Il discorso di Mantovani è scaturito nel corso di un incontro con i sindacati del San Matteo, struttura dalla quale sono arrivare richieste di nuove assunzioni. Per farvi fronte, però, la Lombardia deve fare i conti anche con le norme nazionali che impongono contrazioni. Mantovani promette battaglia: "Faremo opposizione, non si può promettere una cosa e poi applicarne un'altra. Vedremo come muoverci. C'è una preoccupazione forte, ma sicuramente troveremo una soluzione per ogni problema". Ad essere colpite, incalza l'assessore lombardo, "sono le Regioni con i conti in equilibrio. Si penalizza chi ha i bilanci in ordine. Questa è la mentalità romana".

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