Milano, 18 feb. (Adnkronos Salute) - L'ombra dello sciopero sull'ospedale San Paolo di Milano. I dipendenti della struttura sanitaria sono in stato di agitazione da giorni, mercoledì scorso è fallito il tentativo di conciliazione davanti al Prefetto e domani alle 10 è stato fissato un incontro urgente fra la Rsu e i vertici dell'azienda ospedaliera per affrontare le questioni che hanno scaldato gli animi dei lavoratori e fatto scattare lo scontro. "Sono ben 17 i punti all'ordine del giorno", spiegano dalla Rsu dell'ospedale.
Due settimane di tempo per la trattativa e il tempo scorre. "Ci è stato dato uno spunto dal Prefetto - spiega Pino Petita della Rsu - e domani ci sarà un incontro con l'amministrazione alle 10. Poi alle 14 l'assemblea dei dipendenti". Fra i nodi da affrontare quello degli incentivi "che alla vigilia di Capodanno 2013 si è deciso di non erogare per tre mesi". Effetto della legge Brunetta. Ma sul piatto c'è anche la questione dei turni, problema che ciclicamente riemerge nelle corsie di diversi ospedali, e il "mancato rispetto" del decreto 66 del 2003 sulle 11 ore di riposo consecutive. "Non siamo più disposti a deroghe. E' stato minacciato un cambio di turno deciso unilateralmente, nonostante avessimo dato vita a una commissione per studiare delle soluzioni". Nella lista 'nera' finiscono anche "accordi firmati che non vengono rispettati sul part time, sui tempi di vestizione".
In ultimo si è aggiunto anche il delicato caso di un'infermiera che, spiega il rappresentante dei lavoratori, sarebbe oggetto di una procedura di licenziamento a seguito di un episodio che è stato considerato come un'assenza ingiustificata. "Anche questo sarà al centro di un'infuocata discussione domani ed è probabile che prossimamente la procedura sarà impugnata". Infine ai rappresentanti dei lavoratori preme chiarire anche la questione "sicurezza sul posto di lavoro perché il servizio di prevenzione è stato appaltato".
