(Adnkronos Salute) - La sfida che pone la direttiva è "migliorare costantemente il Servizio sanitario nazionale, valorizzare le nostre eccellenze, e sono tante, essere competitivi nel contesto europeo e attrarre, di conseguenza, pazienti e investimenti. Se raggiungeremo questo obiettivo, otterremo oltre all’oggettivo innalzamento del livello di tutela della salute offerto ai nostri cittadini e ai cittadini degli altri Stati membri, anche un non trascurabile risultato economico".
"Infatti, se il sistema sanitario nazionale riuscirà davvero a configurarsi competitivo nello scenario europeo e ad attrarre, in ragione della sua qualità e della sua efficienza, i pazienti degli altri Stati dell’Unione europea, ciò comporterà nuove entrate finanziarie, dovute al pagamento delle prestazioni erogate dalla sanità italiana. L’Italia non ha paura di questa sfida e, per questa ragione è tra i primi Paesi europei a recepire la direttiva Ue".