(Adnkronos Salute) - Gli argini per contenere l'antibiotico-resistenza 'fanno acqua' in tutti i Paesi, ammonisce l'Oms nel nuovo Rapporto. Se è vero infatti che alcune nazioni hanno fatto passi importanti nella gestione del problema, ognuna ha dei 'buchi' nel suo sistema di difesa. Gli strumenti per contrastare l'emergenza vanno dal monitoraggio dei casi di resistenza alla prevenzione delle infezioni, per ridurre a monte la necessità di antibiotici attraverso una maggiore igiene, l'accesso ad acque più pulite, le vaccinazioni, il controllo delle infezioni nelle strutture sanitarie.
Quella ai super-batteri deve essere una guerra di alleanze, raccomanda l'agenzia ginevrina. Tutti possono e devono fare la propria parte. La devono fare innanzitutto i cittadini: assumendo antibiotici solo quando vengono prescritti da un medico; completando il ciclo di cura anche se iniziano a sentirsi meglio già prima di concluderlo; non condividendo mai antibiotici con altri, né riutilizzando eventuali rimanenze. Farmacisti e operatori sanitari devono invece potenziare gli strumenti di prevenzione e controllo delle infezioni; prescrivere e dispensare antibiotici, quelli giusti per il singolo caso, solo quando realmente necessari.
L'Oms si rivolge anche alle autorità politiche (rafforzare il monitoraggio delle resistenze e implementare le capacità dei laboratori) e al mondo dell'industria, che dovrebbe promuovere l'innovazione e la Ricerca e Sviluppo di nuovi farmaci, favorendo le collaborazioni e la condivisione di informazioni fra tutti gli attori del sistema.