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Sanita': Osservatorio Roma, contenzioso si riduce rispettando regole

13 febbraio 2014 | 19.11
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Roma, 13 feb. (Adnkronos Salute) - L'allarme sui punti nascita non in sicurezza, lanciato ieri dalle maggiori sigle delle associazioni di medici chirurghi, ginecologi ed ostetrici italiani, "è assolutamente condivisibile da chi, come Osservatorio Sanità, difende i diritti dei cittadini, siano essi pazienti o medici". Lo afferma in una nota Nicandro Buccieri, direttore medico-legale dell'Osservatorio Sanità Roma. "La mancata attuazione del Piano nazionale per i punti nascita sotto i 500 nati l'anno è infatti uno dei tasti dolenti di un sistema a rischio, sia per medici che per gli utenti. Chiudere, o mettere in sicurezza i punti nascita fuori norma, sarebbe un primo passo utile verso la riduzione del contenzioso, diminuendo gli errori di sistema".

Si rende necessario, "come abbiamo ribadito più volte, che il legislatore metta mano alla normativa sulla responsabilità professionale medica, ma certo non in forma semplicemente punitiva per i danneggiati. Tuttavia, riteniamo che la battaglia per la sicurezza sanitaria vada combattuta su un altro fronte: quello della rischiosità delle aziende ospedaliere e delle loro strutture inadempienti alle buone pratiche di sorveglianza sanitaria, di gestione del rischio clinico e delle infezioni ospedaliere. Appare rischioso per la finanza pubblica nel medio termine il comportamento delle regioni che si affidano all'autoassicurazione. Va sottolineato infatti che i prezzi di mercato dettati dalle compagnie assicurative vengono calcolati anche in proporzione al fatturato dell'azienda, nonché al tasso della sua rischiosità e tengono conto della riserva matematica Sono ancora troppe le strutture sanitarie che, contestando gli oneri assicurativi, guardando solo al bilancio immediato, forti di una sostanziale impignorabilità, eludono la messa in campo di un presidio fondamentale per la qualità dell'assistenza fornita al cittadino, quale quello di una seria strategia di risk management condivisa con il fornitore di servizi assicurativi". (segue)

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