Milano, 27 mar. (Adnkronos Salute) - Presidi regionali il 31 marzo e una manifestazione nazionale il 4 aprile. Così i lavoratori della Croce rossa italiana e le organizzazioni sindacali esprimeranno "i loro disagi e le gravi preoccupazioni per le prospettive occupazionali e, di conseguenza, per la salvaguardia della qualità dei servizi". Ad annunciare la mobilitazione sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Fialp Cisal Cri e Usb Pi, che in un comunicato unitario lanciano un "allarme Cri". "Quello della Croce rossa italiana è il primo caso Electrolux del pubblico impiego", scrivono, spiegando che "proposte irricevibili sono arrivate dai vertici di Cri nel confronto nazionale".
"Dopo l'avvio della privatizzazione - affermano - nessuna garanzia occupazionale, passaggio dal contratto degli Epne al contratto Anpas con norme di raccordo risibili, riduzione dei salari e aumento dell'orario di lavoro e, soprattutto, nessuna prospettiva di stabilizzazione dei contratti a termine (in Lombardia 634 su un totale di 790 lavoratori). Per queste ragioni le organizzazioni sindacali nazionali hanno proclamato presidi regionali il 31 marzo e una manifestazione nazionale il 4 aprile".
In Lombardia, "lunedì 31 marzo dalle 10 alle 12 le lavoratrici e i lavoratori di Cri, insieme ai sindacati, saranno in presidio in via Villasanta angolo via Pucci (sede regionale di Cri Lombardia e Milano)".