(Adnkronos Salute) - Sul fronte pensioni, un tema "delicato" per stessa ammissione del commissario, le stime di risparmio vanno commisurate al totale: le pensioni valgono 270 mld e nella proposta del commissario "i risparmi sono nell'ordine dell'1% della spesa totale, molto meno che in altri settori". E', insiste, "un contributo molto inferiore ad altri settori, per esempio per i costi della politica di risparmi previsti sono del 10%". Quanto alle pensioni di invalidità, "non si tratta di ridurle ma di combattere gli abusi".
Delicato anche il passaggio sul pubblico impiego. Gli 85mila esuberi nella pubblica amministrazione, puntualizza Cottarelli, sono "una prima stima di massima". E' una cifra che "va affinata sulla base delle effettive riforme", spiega, aggiungendo indicazioni sul timing dell'intervento: "siamo in una prima fase di raccolta, poi partirà la fase delle proposte a metà settembre". Anche in questo caso, le decisioni finali sono tutte politiche. "Tutti gli interventi strutturali comporteranno degli esuberi, ma vi è anche la possibilità di riassorbirli in altri parti, da qui l'importanza dedicata alla mobilità nella Pa", chiarisce ancora il commissario.
Ora la palla passa alla politica. Perchè il piano "non è quello finale" e va rivisto. Il testo "è stato consegnato alla presidenza del Consiglio che ha già dato dei suggerimenti sulle aree da approfondire. Il governo ha indicato che la versione finale dovrebbe essere pubblicata con il Def, quindi c'è tempo per fare revisioni", sintetizza lo stesso Cottarelli. Non a caso, il commissario alla spending review già la prossima settimana sposterà il suo ufficio dal ministero dell'Economia a Palazzo Chigi. Sarà lì che il commissario affinerà ulteriormente il piano della revisione della spesa in vista della pubblicazione finale, entro fine aprile, e delle proposte operative per il resto del triennio a metà settembre.
