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Sanita': timori in Usa per virus simile a polio, fino a 20 casi sospetti

24 febbraio 2014 | 21.07
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Sanita': timori in Usa per virus simile a polio, fino a 20 casi sospetti

Milano, 24 feb. (Adnkronos Salute) - Negli Usa 'polio-free' torna la preoccupazione per una malattia emergente simile alla poliomielite: negli ultimi 18 mesi fino a 20 persone in California sono state contagiate dal virus, secondo quanto segnalano i medici. E fra questi casi sospetti ci sono soprattutto bambini. A un meeting dell'American Academy of Neurology si è parlato dei casi e del fatto che alcuni pazienti hanno sviluppato una paralisi di tutti gli arti, non migliorata con i trattamenti. I camici bianchi rassicurano: gli esperti non si aspettano un'epidemia del virus che scatena questa 'simil-polio' e l'infezione rimane rara. Ma anche in un'area in cui la malattia è stata sconfitta, come appunto gli Stati Uniti, virus correlati possono attaccare il sistema nervoso portando alla paralisi.

La polio oggi è endemica solo in tre Paesi: Afghanistan, Nigeria e Pakistan. L'infezione è pericolosa e molto temuta nell'infanzia, perché il virus invade rapidamente il sistema nervoso e provoca la paralisi in un caso su 200, diventando letale se blocca il funzionamento dei polmoni. In California l'analisi dettagliata di 5 casi ha portato sul banco degli imputati l'enterovirus-68, un agente patogeno correlato al poliovirus. Tutti i bambini di questa casistica erano stati vaccinati contro la polio. I sintomi hanno spaziato dalla limitazione del movimento in un solo arto, fino a una grave debolezza a entrambe le gambe e le braccia.

Emanuelle Waubant, neurologo dell'università della California di San Francisco intervistato dalla Bbc, assicura che non c'è stato alcun aumento evidente nel ritmo di nuovi casi: "La buona notizia è che non pensiamo di trovarci davanti a un'epidemia imminente. La cattiva notizia è invece per quei pazienti abbastanza sfortunati da sviluppare sintomi che tendono ad essere da moderati a gravi, e non sembrano migliorare troppo nonostante un trattamento ragionevolmente aggressivo".

I casi si sono sviluppati nel raggio di 160 chilometri e, per questo, il team di ricercatori che se ne sta occupando non ritiene che si tratti di un singolo cluster, di un focolaio unico. Tuttavia, precisano gli esperti, molte più persone potrebbero essersi infettate senza sviluppare sintomi gravi, così come succedeva per la polio.

Il ricercatore della Stanford University Keith Van Haren avverte che "i casi analizzati mettono in evidenza la possibilita di una sindrome infettiva 'simil-polio'" in California. "Vorremmo però sottolineare - precisa - che sembra essere molto, molto rara. Certo, ogni volta che un genitore scorge sintomi di paralisi in un bambino il piccolo dovrebbe essere visitato subito da un medico".

Dopo l'eradicazione della polio, conclude Jonathan Palla, professore di virologia all'Università di Nottingham, "altri enterovirus sono stati associati alla paralisi, ma di solito causano un lieve raffreddore e le complicanze gravi sono molto rare. Due bambini hanno mostrato evidenza di essere stati infettati da un ceppo di virus chiamato enterovirus-68. Che l'agente patogeno in questione abbia causato questi o altri casi di paralisi è possibile, ma rimane una congettura. Saranno necessari ulteriori studi per determinarlo con certezza".

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