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Sanità: trasparenza Asl, riparte campagna di Libera e Gruppo Abele

04 marzo 2014 | 15.43
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Sanità: trasparenza Asl, riparte campagna di Libera e Gruppo Abele

Roma, 4 mar. (Adnkronos Salute) - "Difendiamo il bene più prezioso: la nostra salute": è l'appello rivolto ai cittadini da 'Riparte il futuro', la campagna di Libera e Gruppo Abele contro la corruzione in Italia. Dopo due mesi di monitoraggio per verificare e incentivare il rispetto della legge 190/2012 in ambito sanitario e circa 130.000 firme raccolte, la campagna rilancia e affronta un tema essenziale per la tutela del diritto alla salute: la trasparenza economica delle Asl. Un video di animazione lanciato oggi su www.riparteilfuturo.it/videosanita/ invita gli italiani a firmare per difendere dall'illegalità il Servizio sanitario nazionale.

D'altronde i numeri sono pesanti e gravano sul diritto alla salute degli italiani: 1,6 miliardi persi nel triennio 2010-2012 per reati di corruzione accertati dalla Guardia di Finanza nella sanità pubblica, una cifra che (considerata una spesa sanitaria media pro capite di 1.849 euro, Istat 2011) sarebbe stata sufficiente a coprire in tale periodo la spesa di circa 290.000 persone, ovvero quasi tutti gli abitanti di una città come Catania.

Significativo è anche il numero di illeciti evidenziati dalla Corte dei Conti nella recente inaugurazione dell'anno giudiziario: nel 2013 l'importo complessivo delle citazioni in materia sanitaria, già concluse o in fase di processo, è di oltre 103 milioni cui si sommano altri 123,6 milioni in attesa di pronuncia. Tra i casi rilevati molti riguardano assunzioni irregolari, frodi, falsificazione degli atti, cattiva esecuzione di lavori di ristrutturazione e altri danni erariali. Per non parlare delle irregolarità nella assegnazione degli appalti pubblici che la stessa Corte dei Conti ha denunciato a più riprese.

All'iniziativa di Libera e Gruppo Abele hanno aderito anche altre associazioni come Sos Sanità e Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. Rivolgendosi ai direttori generali e ai responsabili anticorruzione di tutte le aziende sanitarie italiane, i firmatari della petizione chiedono "la pubblicazione sui siti web dei bilanci in formato open data; di tutte le informazioni relative alla scelta di fornitori e personale; delle liste di accreditamento delle imprese sanitarie private con relativi dettagli contrattuali e economici".

E ancora: chiedono di "pubblicare i dati sulle liste d'attesa e l'organizzazione delle 'Giornate per la trasparenza' aperte al pubblico per instaurare dialogo produttivo tra ente pubblico e società civile".

"Vogliamo aziende sanitarie e ospedali trasparenti - dichiara Enrico Fontana, coordinatore nazionale di Libera - perché difendere il Ssn è un nostro dovere e accedere alle cure e all'assistenza è un nostro diritto. Invitiamo tutti gli italiani a partecipare a questa battaglia firmando la petizione su www.riparteilfuturo.it. Sono firme importanti, che consentono di raggiungere risultati concreti, come dimostra il +127% di incremento del rispetto dei parametri di legge già ottenuto per quanto riguarda le informazioni sui vertici dirigenziali, la nomina dei responsabili anticorruzione e l'approvazione dei piani triennali. Ora l'obiettivo è la piena ed effettiva trasparenza sulla gestione del denaro pubblico destinato alla nostra salute".

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