"Dopo 20 anni in cui abbiamo assistito alla sistematica delegittimazione dello Stato e dei suoi servitori, così come delle istituzioni, contemporaneamente alla minimizzazione del ruolo di Cosa Nostra nelle stragi e nelle politiche criminali che ha subito il nostro Paese, credo che parlare di mafia sia stata una cosa positiva, importante e Saviano lo ha fatto in maniera elegante". Lo ha detto all'Adnkronos Sergio De Caprio, capitano Ultimo, commentando la presenza dello scrittore al festival. Non ha parlato lui, che arresto Totò Riina - "deve essere la gente a decidere" dice poi - ma è comunque a Sanremo, ospite del festival parallelo cristiano. Presenza dovuta, spiega, alla "voglia di riconoscere la grandezza di una umanità cristiana che esiste, si esprime col silenzio, le lacrime, i fiori e anche con la musica. Sono qui per rendergliela onore a questi musicisti, compositori, talenti che non vogliono altro che praticare la fratellanza e portare Gesù nel mondo". Sul battesimo di Achille Lauro, sul palco dell'Ariston, dice: "Ho visto cose che non condivido. Questo festival è stato bello perché ha valorizzato tutte le diversità, ha dato loro dignità e ha tutelate tutte. Tranne una, quella cristiana. Questa è una cosa grave, che non fa onore a nessuno". (di Silvia Mancinelli)