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Il foniatra

Sanremo, i consigli per una voce da urlo

25 gennaio 2018 | 13.18
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(Fotogramma)
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Acqua, ma senza esagerare, soprattutto subito prima delle esibizioni, per evitare l'eccessivo riempimento dello stomaco che può nuocere alla 'performance' del diaframma. Caramelle emollienti, ma non alla menta, che hanno un leggero effetto anestetizzante e non agiscono realmente sull'infiammazione, come invece quelle al miele. Tisane, rigorosamente alla camomilla o al timo. Questi alcuni semplici consigli per i cantanti che sbarcheranno dal 6 febbraio a Sanremo per il festival della Canzone italiana. Stratagemmi "utili a tutte le età, ma in particolare ai numerosi artisti 'over'", presenti in gran numero nell'edizione di quest'anno. Parola di Giancarlo Cianfrone, docente di audiologia e foniatria alla Sapienza Università di Roma.

L'esperto parte da un consiglio "che potrebbe sembrare banale", ma che spesso, in particolare fra gli artisti, non lo è: "Va evitato a tutti i costi il fumo, estremamente negativo soprattutto nelle persone anziane che hanno già corde vocali fragili e sottili e una vulnerabilità maggiore a livello della sottomucosa (lo strato immediatamente sotto la mucosa di rivestimento delle corde), molto importante per dare consistenza alla voce. Come misura di prevenzione è essenziale poi trattare eventuali disturbi di reflusso, che hanno un effetto nocivo sulla laringe e si possono unire alla lassità delle funzioni valvolari, o a ernie iatali, comuni in chi è più avanti con gli anni. Occorre dunque curare bene il reflusso nelle fasi che precedono lo sforzo vocale", evidenzia.

Molto importante "l'assunzione di acqua - prosegue Cianfrone - bisogna bere nella quantità giusta per ottenere molti effetti positivi: l'idratazione ha un effetto positivo sempre sullo strato sottomucoso delle corde vocali, rinforzandolo, e consente di assorbire meglio l'impatto adduttorio (quando si uniscono e 'battono' fra loro per emettere le vibrazioni). L'introduzione di acqua, inoltre, fa funzionare meglio i meccanorecettori che ci danno la percezione e l'autopercezione dell'adduzione delle corde: quando si muovono bene o male, siamo in grado di capirlo grazie a questi sensori. Il problema sorge però quando si assume troppa acqua prima dell'esibizione, perché l'effetto di pienezza eccessiva dello stomaco può ostacolare i movimenti diaframmatici, necessari al canto. Bisogna dunque bere un po' per volta, iniziando anche il giorno prima, ma mai nelle ultime due ore".

Importanti anche "le 'famose' caramelle emollienti, ma uno sbaglio che fanno molti cantanti, speaker e professionisti della voce è usare caramelle a base di eucalipto o menta: queste hanno un effetto leggermente anestetico, ma non sfiammano realmente. Tolgono solo sensibilità per qualche attimo, cosa che porta a una falsa percezione della voce. Quelle a base di miele, propoli, camomilla, funzionano meglio".

Insomma, 'coccolare' la voce è possibile e necessario per chi la usa di mestiere, "perché si può andare frequentemente incontro a infiammazione da stress vocale. Una situazione che peggiora se non viene curata o la voce viene stressata prima di guarire. Le frequenti esibizioni possono creare sulle corde vocali delle alterazioni: ispessimenti e irregolarità sui bordi, a volte anche noduli, che richiedono interventi di microchirurgia, ai quali si sottopongono non pochi cantanti". Se quindi, conclude Cianfrone, "ci può essere un elemento costituzionale, grazie al quale molti artisti hanno una voce rauca in partenza, che conferisce una timbrica molto personale, microtraumi che si succedono nel tempo possono rendere più 'cavernosa' la voce. Ecco perché è importante prendersene sempre cura".

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