"Al Festival di Sanremo di Fazio e della Littizzetto darei dieci estendendo il giudizio anche al direttore di Rai1 Giancarlo Leone e a tutta la Rai: hanno fatto dei grandi sacrifici per un Festival realizzato in un momento di crisi. Ma boccio i brani che sono stati presentati. Il maestro Pagani è veramente un genio, ma le canzoni presentate sono tristi e radical-chic. Manca il ritmo". Parola di Cristiano Malgioglio che, con l'Adnkronos, traccia il suo bilancio del Festival di Sanremo.
"La tristezza delle canzoni proposte è quasi incredibile. Sono brani - continua Malgioglio- che non arrivano da nessuna parte. Si sono dimenticati che noi siamo un popolo che ama la canzone melodica". Per giustificare questa sua convinzione Malgioglio ricorda che "un tempo la nostra melodia era la prima nel mondo, ora siamo gli ultimi. Basti pensare che, in questo momento, in America Latina spopola una canzone portata a Sanremo quarant'anni fa da Angela Luce, 'Ipocrisia'. Ora questo brano è diventato il cavallo di battaglia di Marc Anthony, l'ex marito di Jennifer Lopez".
Tornando al Festival, per Malgioglio, "sarebbe stato meglio proporre brani di giovani cantanti, dando anche la possibilità agli autori che hanno fatto grande la canzone italiana, con brani per Mina, Patty Bravo e la Vanoni, di potersi esprimere. Gli autori di ieri avevano molta più forza nel raccontare l'amore". (segue)
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