"La Rai vigili sulla performance di Rufus Wainwright. L'Italia non ha bisogno di altre divisioni". Lo dichiara in una nota il capogruppo dei Popolari Per l'Italia in commissione di Vigilanza Rai, Mario Marazziti.
Il caso Rufus, rimarca, "è come sempre un'ottima occasione per dividersi in Italia. Non mi entusiasmano i testi a effetto di un songwriter ritenuto da alcuni un poeta della modernità e da molti altri un banale e compiaciuto esponente della nuova blasfemia. Ma non mi entusiasmano le paure e le polemiche preventive, e la pubblicità gratuita, fatta alla partecipazione al Festival Sanremo di un cantante sconosciuto alla gran parte del Paese. Il dato positivo è che si tratta di pubblicità gratuita. Il dato negativo - osserva - è che si tratta di pubblicità inutile. Mi auguro che la Rai saprà, come in altre occasioni, interpretare il sentire profondo dell'Italia con intelligenza e senza offendere la sensibilità di una parte significativa del Paese".
"Non abbiamo bisogno - insiste - di ulteriori divisioni nel Paese e di dibattiti appassionati su temi, pure in sè rilevanti, che appaiono ideali per gli uffici stampa e le 'bolle' mediatiche, un po' meno per i bisogni veri dell'Italia di oggi. Una scivolata su questi temi sarebbe un boomerang per la dirigenza Rai, ma la ritengo una circostanza improbabile. Invito il servizio pubblico radiotelevisivo alla massima attenzione. E tutti a ritrovare il senso della misura. Resistendo alle richieste di censura preventiva e garantendo al tempo stesso alle famiglie italiane che hanno sopportato senza aiuti il maggiore peso della crisi e della coesione sociale (senza aiuti) il rispetto e il sostegno che meritano".
