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Professioni: Inarcassa, 50% nostri iscritti con redditi sotto 15mila euro

17 marzo 2016 | 14.16
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(Video)

Giuseppe Santoro, presidente Inarcassa
Giuseppe Santoro, presidente Inarcassa

Redditi a picco per ingegneri e architetti. E' quanto emerge dai dati Inarcassa, la cassa di previdenza dei professionisti. "Inarcassa a dicembre 2015 conta 168mila ingegneri e architetti liberi professionisti iscritti -spiega in un'intervista a Labitalia il presidente della Cassa, Giuseppe Santoro- sparsi su tutto il territorio italiano, con una leggera predominanza degli architetti rispetto agli ingegneri. In questo momento, se volessi guardare 'a spanne' agli iscritti ad Inarcassa, il 50% di essi ha un reddito al di sotto dei 15mila" (video).

Santoro sottolinea che a Inarcassa aderiscono "esclusivamente liberi professionisti iscritti agli albi professionali, in possesso di partita Iva, e non soggetti ad altra forma previdenziali". E per Santoro dai dati Inarcassa, che vedono particolarmente in sofferenza architetti e ingegneri del Sud, "emerge un Paese che vive e ha in questo momento una profonda crisi sistemica dal punto di vista lavorativo, e non solo naturalmente ingegneri e architetti ma tutte le libere professioni sono molto 'sollecitate' e messe sotto pressione anche dal punto di vista fiscale".

Senza dimenticare, sottolinea ancora Santoro, che "in questo momento l'edilizia vive una delle crisi più importanti vissute negli ultimi decenni, con un -30% negli investimenti, nel Pil, e automaticamente ingegneri e architetti sono correlati a questa crisi: gli architetti in maniera maggiore rispetto agli ingegneri, perchè i primi sono assolutamente legati all'edilizia e, se quest'ultima è in crisi, il reddito degli architetti cola a picco insieme ad essa".

Secondo Santoro, "la professione di ingegnere ha subito anch'essa delle importanti perdite reddituali ma per formazione culturale l'ingegnere ha una versatilità diversa rispetto all'architetto, questo per formazione universitaria e approccio". "E l'ingegnere -aggiunge- può spaziare in un ambito di tematiche e di specializzazione professionale che vanno dalla medicina al bio-medicale, piuttosto che a quella farmaceutica, all'ingegneria gestionale e altro. L'architetto è invece assolutamente legato all'edilizia".

Di certo, per il presidente di Inarcassa, il drastico calo di reddito 'tarpa' anche le ali allo sviluppo futuro dei professionisti. "Un libero professionista impiega il suo reddito -sottolinea- nello sviluppo del proprio studio, nel relazionarsi e nel competere in un momento difficile come questo, per quanto riguarda i bandi di gara, le competizioni nei concorsi di idee. Se il reddito si abbassa drasticamente, le prospettive future ne risentono".

E la professione di ingegnere o architetto è in continuo aggiornamento. "L'esercizio della professione -rimarca Santoro- necessita di formazione, di aggiornamento. Non si fa più l'architetto o l'ingegnere come si faceva 30 anni fa. Il mondo del lavoro è cambiato e si è declinato sotto tantissime altre fattispecie per cui il lavoro continua ad esserci ma non è più 'palese' come un tempo. E' nascosto, bisogna tirarlo fuori, bisogna inventarlo, e bisogna trovare una fidelizzazione con un cliente affidabile che oggi è difficile".

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