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Sardegna, bufera sugli exit poll

25 febbraio 2019 | 19.35
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Ira Forza Italia-Pd contro la Rai: "Soldi buttati". L'azienda: "Chieste spiegazioni a istituti". E Piepoli risponde

(Fotogramma)
(Fotogramma)

E' bufera sugli exit poll Rai per le regionali in Sardegna. Diffusi ieri sera dopo la chiusura dei seggi, alle 22, davano Cristian Solinas e Massimo Zedda testa a testa. Ma il giorno dopo il quadro è cambiato, con un netto vantaggio del candidato di centrodestra. Da qui le polemiche sul flop dei sondaggisti, che hanno 'sentito' i sardi prima del voto. A puntare i piedi contro l'azienda di viale Mazzini, 'commissionaria' delle rilevazioni, Forza Italia e Pd.
Maurizio Gasparri, senatore azzurro, ospite di 'Un giorno da Pecora', attacca: ''La Rai dovrebbe disdire il contratto con quelli che fanno gli exit poll: si faccia ridare i soldi che ha dato al pool di sondaggisti, che aveva detto che sarebbe stato un testa a testa, sono stati soldi buttati''. Gli fa eco il senatore del Pd Salvatore Margiotta, della commissione di Vigilanza Rai: ''Per il Tg1 il M5S è il primo partito in Sardegna. Oggi la rete ammiraglia della Rai ha dato questa notizia, con tanto di dichiarazione di Di Maio. Una vera e propria fake news, inaccettabile. Il Tg1 continua a non rispettare il ruolo di servizio pubblico che è proprio della Rai".

RAI CHIEDE SPIEGAZIONI - "In merito ai risultati forniti ieri sera negli exit poll sui candidati presidenti per le elezioni regionali in Sardegna, la Rai ha già provveduto a chiedere spiegazioni agli istituti demoscopici coinvolti", riferisce l'azienda stessa in una nota. A quanto si apprende l'iniziativa di richiedere spiegazioni è stata fortemente voluta dall'ad Rai che sarebbe fortemente contrariato per la vicenda. L'accordo della Rai per i sondaggi in questione è precedente all'attuale gestione di viale Mazzini.

PIEPOLI RISPONDE: "ANOMALIA NEL VOTO" - "Cosa non ha funzionato? E' molto difficile dirlo. Per conto mio la restituzione di voto ha creato qualche problema. L'elettore, 120 volte su 4 mila contatti operativi, ha dimenticato di mettere due crocette e preso dall'entusiasmo ha messo solo la crocetta sul candidato. E' capitata una cosa davvero banale, statisticamente normale''. A dirlo all'Adnkronos è Nicola Piepoli, presidente dell'omonimo Istituto demoscopico, che attraverso il Consorzio 'Opinio Italia', costituito con Noto Ricerche e EMG, ha prodotto gli exit poll per la Rai sulle regionali in Sardegna.

"Chi ha restituito il voto - spiega Piepoli - invece di fare due crocette sul partito e sul candidato, ha messo solo la crocetta sul candidato. E questo per cento venti volte su quattromila. Si è trattato di un'anomalia, che abbiamo notato su 100-120 schede".
"Questa anomalia - assicura - è stata causata anche da una scarsa visibilità della scheda. Purtroppo, l'anomalia l'abbiamo notata solo oggi, il giorno dopo la chiusura delle urne. Capita che un exit poll su dieci presenti qualche anomalia, è normale statisticamente...a me è capitato 3 volte su trenta, è una regolarità statistica''.

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