Un turista svedese che aveva riempito tre bottiglie di sabbia prelevate dalla spiaggia di Tertenia (Ogliastra), sulla costa orientale della Sardegna, è stato fermato e denunciato dagli agenti del Corpo forestale regionale della Sardegna. All’uomo, fermato all’aeroporto di Cagliari grazie ad una denuncia è stata applicata una multa di 3mila euro. Proprio nei giorni corsi, come aveva anticipato l’Adnkronos, il gruppo ‘Sardegna Rubata e depredata’, aveva denunciato i continui ‘furti’ di sabbia dalle spiagge sarde.
L’ultimo post su Facebook, a corredo di una foto di numerose bottiglie piene di sabbia, chiede se "c'è qualche simpatizzante che ha in programma una gita in Ogliastra? Ci sarebbe da consegnare questa cassetta al Sindaco di Baunei affinché tutta questa refurtiva torni al suo posto! Fateci sapere grazie!". Una vera a propria emergenza ambientale quella del saccheggio delle spiagge sarde: bottiglie piene di sabbia bianchissima da Is Arutas (Oristano), da Pula, Santa Margherita, Chia e Villasimius (Ca), da Olbia, da Alghero, Cala Gonone, Ogliastra, vengono sequestrate nei tre aeroporti sardi sempre più spesso ai turisti che vogliono portarsi via un pezzo di Sardegna al rientro dalle loro ferie.
E per difendere l’isola da questo triste fenomeno predatorio è nata l’anno scorso la pagine Facebook ‘Sardegna Rubata e Depredata’ che raccoglie decine di testimonianze fotografiche di quanto accade nelle spiagge e soprattutto dell’ingente quantità di bottiglie piene di sabbia sabbia portata via dalle spiagge. "Con la scusa del souvenir ogni anno i turisti sottraggono all'isola ciò che la natura ha impiegato millenni a creare. Il furto di sabbia è un reato", scrivono gli amministratori della pagina, on line dal 12 luglio scorso e con oltre 19mila like.
