"Bisognerebbe diseducare alla bellezza, a questa bellezza dai fianchi scarni, dalle pance piatte". Roberto Saviano scende in campo dopo che Ashley Graham, modella curvy, ha pubblicato sui social una sua foto in bicicletta accompagnata dal testo: "Un po' di cellulite non ha mai fatto male a nessuno... Smetti di giudicarti, accogli ciò che la società definisce 'brutto'".
Per lo scrittore quella di Ashley è "una rivoluzione". La foto "nel mondo americano è esplosa come una provocazione - scrive Saviano sul suo sito - Mostrare la cellulite è sembrato un inno alla libertà". Nella "frase semplice" di Ashley Graham, c'è "una rivoluzione epocale. E mi domando: ma quand'è che abbiamo iniziato a misurare e a disciplinare la bellezza? Quando abbiamo deciso quale bellezza è riproducibile e quale non lo è?".
"Bisognerebbe diseducare alla bellezza - dice lo scrittore - a questa bellezza dai fianchi scarni, dalle pance piatte, dal seno alto, perfetto. Nella bellezza bisognerebbe essere scostumati. Bisognerebbe capirla, cercarla, ammirarla, d’istinto confondersi e non rispondere più ai parametri".
"Vivere la bellezza e non raggiungerla; goderla come un istinto, un piacere, una condivisione e non ambirla come trofeo" scrive ancora su Facebook.
"In fondo l'arte ci educa a una bellezza reale - conclude Saviano - quella delle madri e di tutte le donne, una bellezza che non presuppone, per esistere, la mortificazione del corpo e il disagio costante di non essere come un canone (disumano) impone".