Grazie al prezioso contributo di alcuni immigrati, gli investigatori hanno ricostruito l'attività dell'organizzazione malavitosa che opera tra la Libia e la Tunisia e che si occupa del traffico degli immigrati e individuato uno dei presunti scafisti
Nella tarda serata di ieri, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Taranto, in collaborazione con personale della Marina Militare e della Capitaneria di Porto della citta' jonica, hanno individuato e sottoposto a fermo A.W., cittadino tunisino di 34 anni, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Le indagini sono iniziate con l'arrivo ieri sera nello scalo pugliese dei 1200 immigrati di varie nazionalita' che hanno viaggiato a bordo della nave San Giorgio dopo essere stati salvati nel Mediterraneo nell'ambito dell'operazione 'Mare Nostrum'.
Grazie al prezioso contributo di alcuni immigrati di nazionalita' siriana, salpati dalla citta' tunisina di Sebrata e soccorsi in acque internazionali della nave Dicotti il 14 giugno scorso, gli investigatori hanno ricostruito l'attivita' meticolosa dell'organizzazione malavitosa che opera tra la Libia e la Tunisia e che si occupa del traffico degli immigrati. Quindi hanno individuato uno dei presunti scafisti.
Come accertato dai loro racconti, gli immigrati, dopo lunghissimi ed estenuanti viaggi, anche di alcuni giorni, attraverso i deserti nordafricani, giungono sulle coste tunisine per poi imbarcarsi sulle 'carrette del mare' dirette in Italia. Agli scafisti versano alcune centinaia di dollari. Nel corso delle indagini e' stato identificato uno dei presunti scafisti trovato in possesso anche di due telefoni satellitari.