"Io mi auguro che oggi pomeriggio non si prendano le solite decisioni su tagli strutturali o ideologici o con dei pregiudizi come sempre, perché sarebbe veramente un peccato". Lo afferma il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, oggi a Roma poco prima dell'inizio dell'assemblea pubblica 2015 dell'associazione, parlando della prossima riunione della Conferenza Stato-Regioni durante la quale si discuterà dell'accordo sui tagli alla sanità.
"Ricorrere ancora alla farmaceutica come si è fatto in passato, come una sorta di bancomat, perché si preferisce investire su situazioni di struttura piuttosto che di welfare - sottolinea Scaccabarozzi - sarebbe appunto un peccato, perché noi pensiamo di fare qualche cosa per il Paese in salute. Se qualcuno farà qualche cosa di diverso, penso che questo Paese continuerà a rimanere malato e le industrie del farmaco non potranno fare niente per guarirlo. Le Regioni devono fare un piccolo sforzo manageriale e gestionale perché bisogna guardare l'economia della Regione nel suo insieme: un piccolo taglio che porterà magari qualche milione potrebbe provocare dei disastri per l'economia e l'occupazione della Regione. Non è una minaccia né un lamento né un pianto: è una considerazione".
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