Parla l'ex ministro e sindaco d'Imperia, indagato per peculato d'uso
"Che posso dire? Dispiace, quando lavori come un pazzo, non hai più una vita, e lo fai solo per amore della tua città, non certo per soldi... Ci resti male". A parlare all'Adnkronos è l'ex ministro Claudio Scajola, che, dopo essere uscito indenne da tante inchieste, oggi si è scoperto indagato per peculato d'uso con l'accusa di aver utilizzato l'auto di servizio del Comune, una Audi A6, per "scopi non istituzionali". In particolare, a Scajola si contesterebbero delle trasferte Imperia-Genova.
Un'indagine nata da un esposto, come ha confermato anche il procuratore Alberto Lari, che coordina l'inchiesta. L'ex ministro, che avrebbe appreso dell'indagine da un giornalista, è amareggiato ma per nulla preoccupato dal punto di vista della sostanza dell'indagine, anche perché, osserva chi gli è vicino, "per un sindaco di Imperia la frequentazione con Genova è pressoché quotidiana" e "l'auto di servizio non è certo un aereo privato": "Chi entra in ufficio alle 8 di mattina ed esce dalle 21 non può essere preoccupato da una contestazione simile", è il ragionamento di chi lavora ogni giorno fianco a fianco con il primo cittadino.
La notizia di oggi non ha cambiato l'agenda del sindaco: "Si sta occupando della questione dell'acquedotto, di altro non può e non vuole parlare", spiegano i suoi più stretti collaboratori, che lo hanno visto questa mattina regolarmente al lavoro in Comune, da dove è uscito solo a ora di pranzo. A bordo del suo scooter blu.