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Scandalo cannule a Vicenza, 'gara' medici-infermieri finisce in Procura

29 aprile 2016 | 13.12
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"Il chiarimento che è stato fatto fino ad ora è assolutamente insufficiente, credo che ai cittadini debba essere data una giustificazione, una spiegazione fino in fondo". Così Luca Zaia, governatore del Veneto, sulla vicenda che sarebbe accaduta all'ospedale di Vicenza con una sorta di gara, al pronto soccorso, tra alcuni medici e infermieri su chi riusciva ad inserire le cannule più grandi ai pazienti.

Zaia ha avviato un'indagine da parte della Regione Veneto e chiesto l'intervento della Procura di Vicenza. "Se ci fossero stati dei comportamenti al di fuori della legge - ha sottolineato - è giusto che ci siano punizioni esemplari che ritengo sacrosante".

"Gli ospedali - ha spiegato - sono il fiore all'occhiello della nostra sanità così come tutta la sanità del Veneto proprio per questo non voglio che ci siano ombre. Va tutelata la reputazione degli operatori nell'interesse del sistema - ha avvertito - ma anche la tranquillità dei cittadini. Va fatta chiarezza fino in fondo".

"Mi pongo fuori dalla vicenda che ho conosciuto dai giornali, per questo - ha ribadito - chiedo si faccia chiarezza fino in fondo nell'interesse di tutti".

Le azioni annunciate da Zaia sono state formalizzate già ieri, con due lettere inviate una al procuratore della Repubblica di Vicenza Antonino Cappelleri, l’altra al dirigente del Servizio di Vigilanza sul Sistema Socio-Sanitario presso il Consiglio regionale Stefano Danieli e al direttore generale della Sanità Veneta Domenico Mantoan.

"È una vicenda che fa indignare profondamente e su cui deve essere fatta assoluta chiarezza" ha dichiarato il sindaco di Vicenza, Achille Variati. "Bene ha fatto la dirigenza dell’ospedale a disporre un’inchiesta interna e la Regione a chiedere indagini su più fronti per andare fino in fondo e chiarire le responsabilità. Chi si reca al pronto soccorso - ha sottolineato Variati - deve avere non solo cure mediche e assistenza adeguate in linea con i migliori standard sanitari, ma anche la serietà e il rispetto per il paziente che necessariamente devono accompagnare la professionalità di chi lavora in un ospedale".

"È quindi fondamentale che venga chiarito quanto prima l’accaduto per stabilire se le responsabilità di medici e infermieri riguardino solo una stupida chat sui cellulari o, cosa ben più grave, comportamenti scorretti nei confronti dei pazienti - ha concluso il sindaco Variati - e per difendere il lavoro di tanti medici, infermieri e altri operatori che lavorano ogni giorno con impegno, professionalità e serietà".

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