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A. Saudita: scarcerate Loujain e Maysa, sfidarono divieto di guidare auto

13 febbraio 2015 | 10.18
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La loro vicenda aveva destato grande preoccupazione, perché il caso era stato assegnato a un tribunale anti-terrorismo e rischiavano quindi una pena molto pesante. L'Arabia Saudita è l'unica paese in cui la patente è negata alle donne.

A. Saudita: scarcerate Loujain e Maysa, sfidarono divieto di guidare auto

Due saudite che erano state arrestate per aver sfidato il divieto di guidare l'auto imposto alle donne del regno sono state rilasciate dopo 70 giorni di carcere. Lo riporta la Bbc, spiegando che le due giovani sono la 25enne Loujain al-Hathloul e la sua amica 33enne Maysa al-Amoudi, che hanno portato avanti una campagna per l'abolizione del divieto.

La loro vicenda aveva destato grande preoccupazione, perché il caso era stato assegnato a un tribunale anti-terrorismo e rischiavano quindi una pena molto pesante. L'Arabia Saudita è l'unico paese in cui vige il divieto di guidare per le donne.

Non c'è una legge che contenga il divieto, ma di fatto la patente viene concessa solo agli uomini e le donne sorprese al volante vengono multate e arrestate. Nei mesi scorsi alcune donne saudite hanno lanciato una campagna e molte di loro si sono fotografate al volante e hanno pubblicato le foto sui social media.

La Hathloul è stata arrestata il primo dicembre quando ha cercato di guidare l'auto nel regno, in arrivo dagli Emirati. La al-Amoudi, giornalista saudita che lavora negli Emirati, è stata arrestata quando si è presentata alla frontiera per difendere l'amica.

A dicembre alcuni attivisti avevano annunciato che il loro caso era stato assegnato a un tribunale anti-terrorismo e che le accuse non riguardavano più la sfida al divieto di guidare, ma alcune frasi pubblicate su Twitter, dove entrambe le donne hanno migliaia di follower.

Desta ancora preoccupazione il caso di un altro attivista saudita, il blogger Raif Badawi, che è stato condannato a 10 anni di carcere a 1.000 frustate. La vicenda ha esposto Riad a forti critiche da parte di governi e organizzazioni internazionali, tanto che le frustate - che è previsto siano inflitte a gruppi di 50 ogni venerdì - sono state per ora sospese, ufficialmente per motivi di salute.

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