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Schiavella (Fillea), bisogna creare lavoro di qualità per lo sviluppo

02 aprile 2014 | 17.03
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Schiavella (Fillea), bisogna creare lavoro di qualità per lo sviluppo

Roma, 2 apr. (Adnkronos/Labitalia) - "Mentre difendiamo il lavoro che c'è occorre creare il lavoro che manca. Sul lavoro è stata fondata la nostra Costituzione e ora va difesa creando nuovo lavoro di qualità. Senza lavoro e senza sviluppo non c'è ricchezza materiale e sociale". Così Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, nella sua relazione introduttiva che ha aperto il congresso degli edili della Cgil al centro congressi Frentani a Roma.

"Per noi -spiega Schiavella- il Piano del Lavoro della Cgil varato a gennaio 2013 è la piattaforma sulla quale rivendicare una nuova stagione di contrattazione territoriale dello sviluppo delle nostre città e dei territori. La Fillea deve esserne protagonista insieme alla Cgil ma senza deleghe.

Per il leader degli edili "qualsiasi obiettivo di crescita che riguarda il territorio deve partire però dalla consapevolezza che non è riproducibile il precedente modello di sviluppo. In questi anni -sottolinea- abbiamo traversato il deserto compiendo un lungo e faticoso cammino, flagellati dalle tempeste di sabbia della crisi ma non abbiamo mai smarrito la pista che decidemmo all'Aquila, quella della sostenibilità, della riconversione e del recupero urbano, del consumo zero di suolo, quella della difesa del territorio, del paesaggio e dei nostri inestimabili beni culturali. In proposito Pompei e Sibari per noi saranno vertenze pilota di un'azione che vuole ripartire dal Mezzogiorno e dalla sua storia per costruire al Mezzogiorno e all'Italia intera un futuro".

E per il segretario generale della Fillea Cgil è fondamentale rifinanziare la cassa integrazione in deroga. "Le migliaia di accordi sottoscritti nel settore -spiega Schiavella- hanno bisogno di un sistema di ammortizzatori sociali degno di questo nome, universale ed efficace, a partire dal rifinanziamento della cassa in deroga".

"La proposta della Cgil sulla riforma degli ammortizzatori sociali -aggiunge- è la nostra proposta; ad essa aggiungiamo la necessità di rispondere allo specifico dell'edilizia: difendere cig per pioggia, tener conto della particolarità della tutela dei licenziamenti per fine cantiere; quindi allineare la contribuzione agli altri settori industriali destinando il risparmio solo in minima parte ad una riduzione complessiva del costo per le imprese e per la maggior parte ad integrazioni del reddito legate a percorsi formativi a cura del nostro sistema bilaterale e a un fondo di solidarietà che integri lo 0,10 previsto dal contratto collettivo nazionale per agevolare il pensionamento anticipato. In questo ordine e non viceversa".

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