I ricercatori dell'Universita' di Bologna hanno studiato i resti di un fossile rinvenuto in Romagna e confermano: si tratta di un mosasauro. Il merito della scoperta va al signor Paolo Giordani, cercatore amatoriale di fossili, che nel 2010 in una cava di Secchiano (Novafeltria) si imbatte in un grande blocco dal quale si intravedono imponenti denti fossilizzati.
La segnalazione arriva all'attenzione del geologo Loris Bagli (conoscitore esperto dei siti geologici e paleontologici di Romagna e Marche) e a Maria Luisa Stoppioni del Museo della Regina di Cattolica, che per primi si fanno garanti della tutela del reperto. Poi la ricerca scientifica viene affidata a Federico Fanti del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell'Università di Bologna, che oggi presenta, assieme ad Andrea Cau e Alessandra Negri, la pubblicazione scientifica sul ritrovamento nella rivista Cretaceous Research.
Il team ha messo insieme diverse competenze per ottenere uno studio approfondito sia della successione sedimentaria da cui è stato estratto il reperto, sia per definire chiaramente di quale animale si trattasse. (segue)