La Commissione europea ha concesso l'autorizzazione standard all'immissione in commercio di fampridina in compresse a rilascio prolungato, per migliorare la deambulazione nelle persone affette da sclerosi multipla. Lo annuncia l'americana Biogen, sottolineando che l'approvazione è stata emessa sulla base della valutazione dei risultati dello studio di fase III 'Enhance'. Dati che "confermano i benefici clinicamente significativi e la sicurezza a lungo termine di fampridina nei pazienti con Sm recidivante e progressiva", ricorda l'azienda in una nota. Il farmaco può essere usato in monoterapia o in associazione a terapie già esistenti, incluse quelle immunomodulanti.
"Circa l'80% delle persone affette da sclerosi multipla - spiega Jeremy Hobart, neurologo presso il Plymouth Hospitals Nhs Trust - soffre di una ridotta funzionalità deambulatoria. I risultati dello studio Enhance forniscono ulteriori prove dell'efficacia di fampridina nel trattamento della patologia e confermano ciò che noi clinici abbiamo potuto osservare nella cura delle persone affette dalla patologia. Fampridina permette infatti di ottenere un miglioramento clinicamente significativo della capacità di deambulare, oltre che di altri aspetti più generali della qualità della vita".
"Fampridina è un farmaco valutato molto positivamente sia dai pazienti con sclerosi multipla che dai medici ed è in grado di trattare uno dei sintomi più diffusi e problematici della malattia - dichiara Ferenc Tracik, vicepresidente europeo del Dipartimento Medical di Biogen - La conferma dell'autorizzazione all'immissione in commercio per fampridina rappresenta un chiaro riconoscimento di come questa terapia sia capace di fare la differenza nella vita delle persone che convivono con la malattia e testimonia il nostro impegno nei confronti di questi pazienti".