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Sconti fiscali, è caos: tracciabile solo 1 su 3

24 settembre 2017 | 14.29
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Regna il caos nel mondo degli sconti fiscali. Su un totale di 468 agevolazioni erariali presenti nel sistema italiano è stato possibile 'rintracciare' solo 152 misure, cioè una su tre, mentre per le altre è stato impossibile conoscere la platea dei beneficiari e gli effetti finanziari. L'analisi delle tax expenditures osservabili mostra che il 58% degli interventi riguarda lo 0,48% della popolazione avente diritto, praticamente si tratta quasi di norme ad hoc. I dati sono contenuti nel dossier dell'Ufficio valutazione impatto del Senato e sono elaborati dall'Adnkronos.

Dall'altro lato della lista ci sono le grandi misure, quelle che interessano più di 10 milioni di soggetti. Sono solo due: le deduzioni/detrazioni sulla prima casa, che toccano 21,1 milioni di contribuenti, e le detrazioni per le spese sanitarie, che riguardano altre 16,9 milioni di persone. La prima agevolazione costa 3,7 miliardi di euro e dà un vantaggio fiscale pro capite di 141,4 euro. La seconda di miliardi ne vale 3 e consente di ottenere uno sconto medio di 180 euro.

L'Uvi utilizza diversi dati, tra cui quelli della commissione che affianca il governo nel monitoraggio delle spese fiscali. Nel dossier si ricorda che sommando gli sconti statali con quelli locali si arriva a 610 misure, con un impatto documentato di 76,5 miliardi; non è la spesa complessiva ma solo una parte, visto che sul 67,5% delle agevolazioni erariali non sono disponibili informazioni complete.

Come vengono spesi i soldi? Secondo l'Ufficio quest'anno oltre un terzo dei 54,5 miliardi di interventi statali andranno alle politiche per il lavoro (35,2%), mentre un altro 28,6% è destinato al capitolo 'casa e assetto urbanistico'. Alla tutela della salute va un altro 8% e ai 'diritti sociali e politiche sociali e famiglie' un 6%. La situazione è probabilmente destinata complicarsi ulteriormente visto che, a fronte di 24 misure scadute nel 2016, ne sono state introdotte 43 tra il primo gennaio del 2015 e il 30 giugno del 2016.

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