Uno studio tutto italiano prospetta una svolta nella cura dell’Alzheimer: si tratta di una molecola che, somministrata attraverso il naso, è in grado di evitare l'accumulo delle placche di beta amiloide nel cervello di modelli animali. È stata provata in un modello di Alzheimer nel topo ed è risultata efficace. La scoperta è da attribuire ad un gruppo di ricercatori italiani, appartenenti alla Fondazione Istituto Neurologico Carlo Besta, in collaborazione con i colleghi dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.