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Scoppia la febbre da derby Garcia: "Vogliamo vincere" Reja: "Sogno lo sgambetto"

08 febbraio 2014 | 14.08
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Scoppia la febbre da derby Garcia:

"Lazio con il 4-3-3? E' più importante sapere che sappiamo giocare contro una squadra che gioca a 5 o a 4 dietro, ma non cambia nulla, dobbiamo trovare soluzioni per dare problemi all'avversario, come facciamo sempre, non solo in questa gara e fare attenzione ad alcuni punti forti o ad alcuni giocatori pericolosi della squadra avversaria". Rudi Garcia vuole affrontare il derby come una gara di campionato come le altre. La grane importanza alla stracittadina, secondo il tecnico francese, viene data più dai tifosi che dai giocatori. "Il derby è sentito più dai tifosi che dai giocatori. Noi abbiamo tre giocatori romanisti: Totti, De Rossi e Florenzi. Per loro forse è un po' più sentito, ma dobbiamo essere sopra a queste cose, non è solo un derby, è anche una partita di campionato. Per i tifosi è importante dare tutto e vincere. Non conosco gli altri derby, ci sono in Spagna, in Turchia o in Inghilterra che sono anche derby di fuoco", ha proseguito Garcia nella conferenza stampa pre-derby.

La Roma se vuole rimanere in scia alla Juventus è obbligata a vincere. "E' una buona pressione, preferisco essere secondo e fare in modo di vincere la partita solo per prendere i tre punti". Prima del derby di andata il tecnico giallorosso aveva detto che il derby non va giocato ma va vinto, ed è ancora convinto di questo. "Il bello del calcio è che non sappiamo quello che succederà prima della partita. Noi vogliamo vincere e andare avanti in campionato perchè siamo su una striscia veramente interessante e la squadra ha tanta voglia di andare avanti, dare tutto in campo e sarà solo la seconda gara. Sul piano fisico sta bene, conta solo vincere, se lo faremo con il nostro gioco meglio, ma l'importante è solo prendere i tre punti".

"Roma favorita? E' il gioco della gente e della stampa, la classifica dice che siamo secondi, ma la gara la dobbiamo giocare e sarà una partita difficile, ma abbiamo delle qualità e le dobbiamo mettere tutte in campo. Ho fiducia in questa squadra che sa fare tutto, con tutti i moduli dell'avversario, se pressano alto, basso, se giocano in ripartenza. Abbiamo tutte le chiavi ma poi dobbiamo metterle in pratica in campo", ha proseguito Garcia. "Roma più forte della Lazio? La classifica dice tutto, Juve prima e Roma seconda. La classifica rispecchia il campionato, ma quello che conta è qualificarci per la Champions, per l'Europa e non dobbiamo dimenticarlo e per farlo dobbiamo vincere. Per questo vedo questa partita coma una di campionato. Vincere sarà un bel segnale per gli altri, che abbiamo tanta voglia e che è difficile giocare contro la Roma".

Il tecnico giallorosso parla poi della squalifica delle Curve della Roma. "Io vedo solo il lato sportivo, sul lato sportivo è un'assenza enorme questa sanzione della chiusura delle curve per due partite. Preferisco che risponda la società su questo punto, è una cosa veramente molto importante che non si risolve oggi in una frase, ci sono tante cose da fare su questo punto, ma il regolamento è così. Quello che non mi piace, sul piano sportivo, è giocare senza curve, è una cosa brutta e non aiuta la squadra".

Buone le condizioni di Totti, Maicon e Pjanic. "Totti? E' pronto a giocare. Ci sono stati quattro giorni di riposo, Maicon non avrà problemi. Pjanic sta molto meglio, sta migliorando molto, ora è più vicino al 100% di prima, è una buona notizia perchè in settimana abbiamo altre due gare". Poi sulle prestazioni di Gervinho aggiunge: "lui è così. Quando è in grande forma soprattutto, e quando ha la fiducia del suo allenatore e dei suoi compagni. Ora è in grande forma ma dobbiamo lasciarlo tranquillo. Lui fa sempre le cose per la squadra non per se. E' il suo gioco, saltare l'uomo, andare in profondità e giocare per i compagni. Ha la capacità di segnare ma anche di creare problemi e pericoli agli avversari e fare assist".

Questo derby comunque è differente da quello di andata. "E' diverso, all'inizio c'era tutta questa carica soprattutto del tempo tra l'anno scorso e l'inizio di questa stagione. Ho capito che il derby d'andata era importante -ha spiegato Garcia-, per me era l'occasione di andare avanti in modo positivo. Adesso ci sono 22 partite già giocate, l'approccio della gara è totalmente diverso sul piano psicologico soprattutto, ma non cambia nulla perché dobbiamo rimanere umili, è solo una gara e in campionato può succedere di tutto. Ma quello che vogliamo tutti è la vittoria della Roma. L'importante per me è giocare per vincere tutte le partite. Io voglio che la mia squadra sia in grado di giocare questa gara come di solito, con ambizione ed entusiasmo". All'andata Garcia disse che era stata rimessa la chiesa al centro del villaggio. "Ora? Bisogna guardare la classifica per vedere che questa cosa è reale".

REJA E LO SGAMBETTO: ''Non dormo da una settimana, sogno di fare uno sgambetto alla Roma. Una buona prestazione e una vittoria sarebbero una svolta... Magari con un gol allo scadere...''. La Lazio arriva all'appuntamento con 31 punti all'attivo, 19 in meno rispetto ai rivali. ''Noi ci siamo. Giochiamo contro la squadra del momento, la Roma è in un grandissimo momento: ottenere un risultato positivo aiuterebbe la nostra crescita e ci darebbe fiducia'', dice l'allenatore biancoceleste Edy Reja.

''La Roma ha fatto cose straordinarie, la Lazio si aspettava altri risultati nella prima fase della stagione. Ora siamo in crescita rispetto a qualche settimana fa. Abbiamo battuto l'Inter e abbiamo quasi battuto la Juventus, la prestazione contro il Chievo è stata positiva. Quando sono arrivato qui, ci guardavamo indietro. Se facciamo risultato, possiamo cominciare a guardare avanti: l'Europa League è a 4 punti'', aggiunge.

La Roma sta andando oltre le aspettative di inizio stagione: ''Bisogna fare i complimenti a Garcia, l'allenatore ha fatto un lavoro straordinario. Anche la società ha fatto molto, è stato bravissimo anche Sabatini. Hanno inserito giovani di qualità nell'organico e ora stanno ottenendo successi'', dice evidenziando le qualità dei giallorossi.

''Temo l'organizzazione in mezzo al campo, temo l'intensità che la Roma sa mettere in campo e la velocità con cui colpisce. Sappiamo quali sono le caratteristiche degli avversari, non possiamo contrastare il possesso palla con uno schieramento speculare rispetto a quello di una squadra che fa grande densità in mezzo al campo. Cercheremo di adottare le contromisure adeguate''.

''Di sicuro -avverte- non dobbiamo dare spazio a Gervinho, bisogna stare attenti alle ripartenze della Roma. Si chiude molto bene e poi, quando trova spazio in profondità, crea sempre difficoltà''. La retroguardia giallorossa ha brillato sinora per solidità: ''E' merito di tutta la squadra, non solo di un reparto. De Rossi, in particolare, sta facendo un campionato straordinario, è il primo difensore. In mezzo al campo diventa difficile bucare la Roma, l'unica possibilità è sulle fasce''. Anche la squadra di Garcia, però, ha punti deboli: ''Di certo non li vengo a dire qui... Ci sono, io cercherò di mettere la Lazio in condizioni di sfruttarli''.

Il tecnico ritrova Stefano Mauri. Il centrocampista torna a disposizione dopo la lunga squalifica per il coinvolgimento nel calcioscommesse: ''Ha vissuto i momenti più difficili della sua carriera, sono felice per il suo ritorno perché ci porta un po' più di intelligenza e di fosforo. Dovrà trovare la condizione migliore in maniera graduale, non credo sia il caso di utilizzarlo dall'inizio in una partita come questa''.

Poche indicazioni sulla formazione: ''In porta gioca Berisha, ha dimostrato di essere in forma. Marchetti sarà in panchina. Konko ha svolto tutto l'allenamento di ieri, oggi proveremo e se domani mi darà la disponibilità sarà della partita. Klose mi ha chiesto ieri un giorno di relax perché sente molto la partita, nulla di allarmante''. Riflettori puntati sul baby prodigio, Keita: ''E' un ragazzo di 18 anni, ha doti straordinarie nell'uno contro uno e vede la porta. E' chiaro, sentirà la partita ma non credo che andrà fuori giri. Ha la freddezza per affrontare un match come questo''.

Meglio giocare con la difesa a 3 o utilizzare una linea a 4? ''Non ho ancora deciso. Schierare 3 giocatori nella zona centrale della difesa, dove poi stazionerà il solo Totti, potrebbe portare a 'sprecare' 2 giocatori. Io, ad ogni modo, posso cambiare il sistema durante la partita''. D'altra parte, in una stracittadina tecnica e tattica rischiano di diventare aspetti di secondo piano. ''I derby non si giocano. Si vincono e basta'', dice. Magari, si vincono con un gol allo scadere, come già capitato nel recente passato alla Lazio di Reja. ''Conquistare il derby con la rete di Klose allo scadere è stata un'emozione straordinaria -dice ripensando al match di 2 anni fa-. Sarebbe bello riviverla, magari con un gol a due secondi dalla fine...''.

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