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Roma: Coratti, scritte e manifesti antisemiti intollerabile provocazione

28 luglio 2014 | 15.30
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"La città respinge qualsiasi rigurgito di intolleranza" ha affermato il presidente dell'Assemblea Capitolina. Il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici: "Roma non può diventare come Parigi dove girare con la kippà in testa è un pericolo concreto"

Roma: Coratti, scritte e manifesti antisemiti intollerabile provocazione

''Le scritte e i manifesti antisemiti comparsi nottetempo in alcune strade della città sono una intollerabile provocazione contro Roma e la sua comunità cittadina. Sono certo che le forze dell'ordine sapranno individuare rapidamente e assicurare alla giustizia i responsabili di questa vile aggressione contro la comunità ebraica della capitale che offende la coscienza democratica e antifascista dei cittadini romani''. E' quanto dichiarato dal Presidente dell'Assemblea Capitolina Mirko Coratti.

''Esprimo alla comunità ebraica di Roma tutta la mia solidarietà e vicinanza interpretando in tal modo il sentimento anche dell'Assemblea Capitolina e della stragrande maggioranza dei nostri concittadini - dice - Roma città aperta, tollerante e centro della spiritualità mondiale respinge qualsiasi rigurgito di intolleranza razziale e con essa la mostruosità di un passato che ha consegnato alla storia tutto l'armamentario dei lugubri aguzzini autori e fautori della tragedia dell'olocausto''.

''Questa mattina Roma si è svegliata nel peggiore dei modi. I suoi muri sono stati imbrattati da decine di scritte neonaziste inneggianti odio nei confronti degli ebrei. Dall'Appia fino in Prati, dal centro storico alla periferia, svastiche, insulti e minacce di morte hanno tappezzato le serrande dei commercianti. La mente corre al 1993, quando alcune stelle gialle furono attaccate all'entrata dei negozi di proprietà di ebrei. Oggi Roma e l'Italia sono diverse, le Istituzioni sono con noi nel rispetto dei principi costituzionali''. Lo dichiara in una nota il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici.

''Ma non dobbiamo mai abbassare la guardia, per questo facciamo appello al sindaco di Roma Capitale, Ignazio Marino, e al Questore di Roma per individuare gli autori di questi gesti nella speranza che anche le attività di prevenzione possano arginare questa campagna di odio - conclude - Roma non può diventare come Parigi dove gli ebrei sono assaltati, le sinagoghe circondate e girare con la kippà in testa, il copricapo ebraico, è un pericolo concreto. Siamo fiduciosi che le forze di sicurezza e le autorità politiche prenderanno in considerazione ogni iniziativa volta a prevenire ciò che la Francia ha sottovalutato per troppi anni''.

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