La scrittrice inglese Rosemary Tonks, celebre 'autoreclusa' che si eclisso' volontariamente al culmine della carriera, e' morta all'eta' di 85 anni. L'annuncio della scomparsa a funerali avvenuti e' stato dato dalla famiglia alla stampa londinese. Autrice di due raccolte di poesie e sei romanzi, nel 1975 Tonks volto' le spalle al mondo letterario dopo una serie di tragedie personali e di problemi di salute, e in preda a una crisi mistica inizio' una lunga e tormentata ricerca spirituale, abbracciando infine il fondamentalismo cristiano.
Ispirata dai tormenti esistenziali dei poeti 'maledetti' Charles Baudelaire e Arthur Rimbaud, Tonks si affermo' come poetessa nel 1963 con la raccolta ''Notes on Cafes and Bedrooms'', a cui nel 1967 segui' la seconda raccolta ''Iliad of Broken Sentences'': la sua poesia era di esuberante sensualita', un a sorta di inno all'edonismo della Londra bohemien degli anni '60, reinventato attraverso le influene dei poeti e le immagini dell'Oriente magico.
Come narratrice, Tonks pubblico' il primo romanzo nel 1949, ''Ali di legno: le avventure di Webster''. Torno' al romanzo nel 1963 con ''Opium Fogs'', a cui seguirono ''The Bloater'' (1968), ''Uomini d'affari come amanti'' (1969) e ''The Halt during the Chase'' (1972), che segno' di fatto il suo addio volontario alla letteratura.