Anticipare la primaria quando gli alunni hanno ancora 5 anni anziché 6 ed estendere l'obbligo scolastico dagli attuali 16 fino ai 18 anni di età. A proporlo è l'Anief "dopo aver preso visione degli ultimi dati sulla dispersione e dell'esercito di giovani che non studiano e non lavorano: in Sicilia, Campania, Calabria e Puglia i dati più allarmanti, con punte del 45% di studenti che non arrivano al diploma".
Per il sindacato "non c'è più tempo da perdere: si estenda l'istruzione a 13 anni e si apra all'alternanza scuola-lavoro. Così si agirebbe su quel 36% di giovani che oggi non si iscrivono ad un corso di laurea e non lavorano. Recuperando i 50mila 15enni che ogni anno lasciano i banchi proprio quando cade l'obbligo di frequenza. Per chiudere il cerchio urge poi una riforma dei centri d'impiego e di formazione adulti". (segue)