Il segretario della Cgil: "Non si tratta solo di aprire in sicurezza, il problema vero è investire sui diritti e sulla formazione"
"Diciamola per quello che è: la scuola in questi anni è diventata una fabbrica di precarietà". Lo ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini, a Napoli per la giornata di mobilitazione nazionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil.
"C'è un meccanismo che va cambiato - ha aggiunto - finché mantengono una diversità, tra l'organico di diritto e l'organico di fatto qui c'è una diversità, tengono l'organico di diritto basso e tutti gli anni serve una quantità infinita di insegnanti che rimangono precari. Lo dico perché non si tratta solo aprire in sicurezza, il problema vero è investire sulla scuola, sui diritti e sulla formazione".
Più in generale sul lavoro e la fine del blocco dei licenziamenti, "è importante che il Parlamento, che sta discutendo in queste ore, confermi il blocco - ha detto ancora Landini - La fine del blocco dei licenziamenti di fine anno è un problema se nel frattempo non si fa nulla. Bisogna far partire gli investimenti e fare una riforma degli ammortizzatori sociali che permetta di collegare la formazione, gli orari di lavoro, che incentivi l'uso dei contratti di solidarietà e di altre forme. Poi naturalmente nell'immediato c'è il problema di far ripartire gli investimenti per fare in modo che non ci sia un blocco totale delle attività e questo credo che oggi sia il punto che va discusso".
