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Scuola, matematico Roccetti: "No aerazione scandalo, studenti non protetti per terzo anno"

04 agosto 2022 | 15.46
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(Fotogramma)
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"Non è solo una questione di mascherine. La scienza praticamente unanime consiglia di adottare sistemi di ricambio d'aria nelle scuole contro il Covid-19. Eppure l’Italia al terzo anno che fa? Niente. Assistiamo al solito balletto di responsabilità e prepara milioni di studenti al 'terzo giro di giostra' senza alcun tipo di precauzione". Ad affermarlo all'Adnkronos il matematico Marco Roccetti, ordinario di Scienza dei dati all'Università di Bologna, intervenendo sugli interventi di aerazione nelle classi. "Scandaloso che a fronte delle evidenze scientifiche - aggiunge - l’Italia si fermi e lasci le sue giovani generazioni non protette per il terzo anno per i soliti impedimenti burocratici".

"Ogni ondata di pandemia - spiega Roccetti - finora sofferta in Italia ha avuto durata di 3/4 mesi e ha comportato costi dell’ordine di circa 2 miliardi per ciclo di vaccinazione, oltre 1 miliardo per i tamponi, oltre 2 miliardi per le mascherine. A seconda di chi fa i conti, si sono comunque sempre registrati totali di spesa di 5/6 miliardi a ondata. Diverse aziende, anche italiane, recependo le indicazioni del mondo scientifico, hanno realizzato impianti di sanificazione dell’aria (utili visto che il virus si trasmette principalmente per via aerea), e in parte li hanno anche già sperimentati, con risultati soddisfacenti. Il costo medio per questi dispositivi indicativamente varia da poche centinaia di euro per spazi chiusi di 50 metri a diverse centinaia (meno di mille solitamente) per ambienti da 200 mq. Andrebbero aggiunti, in taluni casi, i costi di adeguamento degli ambienti e quelli di manutenzione periodica. Dunque - argomenta -, anche considerando un intervento che coinvolga tutta la Scuola Italiana, come sarebbe giusto, si tratterebbe di costi che verrebbero facilmente riassorbiti o ripagati dall’essere riusciti a evitare o anche solo fortemente mitigare un'ondata del virus".

Quello dell'aerazione è l''intervento, specifica Roccetti, "che gode di maggiore credito scientifico, al pari almeno della vaccinazione, per frenare la circolazione del virus ma, considerando i tempi di attuazione (alcuni mesi), è oramai impensabile che questo autunno sia nella disponibilità delle cittadine e dei cittadini italiani. E tutto ciò anche in spregio dello stesso Parlamento italiano che aveva richiesto all’inizio del corrente anno che il Governo emettesse linee guida per disciplinare in merito all'implementazione dei sistemi di ventilazione anti diffusione del Covid".

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