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Scuola rientro 7 gennaio, accordo governo-enti locali

23 dicembre 2020 | 22.03
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(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

Il Governo, le Regioni e le Province autonome, le Province, le Città metropolitane e i Comuni hanno siglato oggi, in Conferenza Unificata, l’intesa per la riapertura delle scuole a gennaio. Linee guida, si legge in una nota del ministero dell'Istruzione, che consentiranno la prosecuzione in sicurezza dell’anno scolastico e il rientro in aula delle studentesse e degli studenti delle secondarie di secondo grado che erano in didattica a distanza. Il documento impegna, fra l’altro, le parti a far sì che d’ora in poi “l’eventuale ulteriore sospensione o limitazione delle attività didattiche in presenza sia prevista come misura residuale”.

“Sono molto felice per l’intesa siglata. Studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado finalmente potranno tornare a scuola. Ce lo avevano chiesto. È giusto che possano farlo grazie all’impegno di tutte le Istituzioni coinvolte. Si tratta di un accordo che prevede novità importanti tra cui una misura che chiedevo da tempo: il rafforzamento del sistema di tracciamento per le scuole”, dichiara la ministra Lucia Azzolina.

"Oggi in Conferenza Unificata abbiamo fatto un altro passo avanti su uno dei temi che più ci sta a cuore, la scuola" ha detto, a quanto si apprende, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia in occasione della riunione sulla scuola.

"Abbiamo lavorato con Regioni, Anci e Upi per mettere a punto tutte le misure necessarie per far ripartire in sicurezza dal 7 gennaio la scuola in presenza immediatamente al 50% per poi aumentare la percentuale con gradualità così come da impegno assunto da tutti con la ministra Azzolina - ha spiegato Boccia -. Lo abbiamo fatto in accordo fra tutti i livelli istituzionali, nazionali e locali, ed è stato molto importante il lavoro fatto dai prefetti che ringrazio anche oggi. Sulla scuola abbiamo tutti una responsabilità collettiva e l'intesa raggiunta oggi è un bell'esempio di leale collaborazione su un tema che sta a cuore al Paese intero".

Il rientro per le scuole di secondo grado avverrà partendo con il 50% di studenti in presenza per arrivare al 75%. Su questo punto sarà predisposta un’ordinanza del ministero della Salute.

Con riferimento alla materia dei trasporti, l’accordo prevede che le istituzioni competenti riprogrammino, sulla base dei documenti operativi predisposti dai tavoli gestiti dai Prefetti, i servizi di trasporto pubblico locale e regionale e il conseguente fabbisogno di servizi aggiuntivi da attivare per garantire il corretto svolgimento dell’anno scolastico. Sulla base delle indicazioni contenute nei documenti prefettizi, si valuterà anche di incentivare lo smart working per il settore pubblico e privato e la flessibilità degli orari delle attività commerciali per scaglionare anche gli ingressi di altri settori oltre che di quello scolastico.

Le Regioni e le Province autonome elaboreranno poi un Piano operativo per garantire l’applicazione rapida e tempestiva dei Protocolli sanitari relativi alle modalità di screening della popolazione studentesca. Ci sarà una vera e propria corsia preferenziale per la scuola che riguarderà anche l’immediata somministrazione di tamponi rapidi ai contatti stretti della persona contagiata. Il Governo, si legge ancora nella nota, si impegna a individuare ulteriori fondi per il riconoscimento del salario accessorio al personale Ata per garantire, anche a seguito del maggiore scaglionamento degli orari di ingresso, il proseguimento del funzionamento delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado anche nelle ore pomeridiane, dove necessario. Saranno previste ulteriori risorse da destinare ai servizi di trasporto pubblico aggiuntivi.

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