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Scuola, Cts: in quarantena classi dove ci sono casi

19 agosto 2020 | 08.25
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Il Comitato tecnico scientifico riunito per stabilire le linee guida per la riapertura in sicurezza il 14 settembre. Conte: "Massimo impegno per garantire rientro a scuola". Boccia: "Il 14 settembre riapriranno in sicurezza". Sileri: "In caso di positività chiusure temporanee". Iss: in arrivo documento per gestire casi e focolai

(Fotogramma)
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"Dobbiamo aprire le scuole, è un dovere del nostro Paese, è un imperativo che il nostro Paese deve avere nei confronti di 8 milioni di studenti, di due milioni di insegnanti e di operatori del mondo della scuola". Lo ha detto il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Agostino Miozzo parlando a 'SkyTg24', dove sottolinea che "stiamo vivendo una situazione instabile, incerta, insicura con dei dati che stanno evolvendo in maniera, per certi aspetti, preoccupante ma anche con degli elementi di consapevolezza che abbiamo raggiunto un buon livello di controllo della malattia nel nostro Paese e una capacità buona, eccellente di intervento rapido in situazioni di emergenza laddove si verificano dei focolai".

Oggi il Comitato Cts torna a riunirsi per occuparsi proprio delle linee guida per la riapertura in sicurezza delle scuole. Il documento curato dall'Istituto superiore di sanità è ormai alla fase finale. "Dobbiamo aprire le scuole. E' un dovere del nostro Paese, è un imperativo che il nostro Paese deve avere nei confronti di 8 milioni di studenti, di 2 milioni di insegnanti e di operatori del mondo della scuola".

"Abbiamo la certezza - ha spiegato Miozzo - che avremo dei casi a scuola. Il caso positivo non vorrà dire chiudere le scuole del paese, chiudere le scuole della Regione e della Provincia ma vorrà dire di volta in volta esaminare il contesto, la specifica situazione e se necessario mettere in quarantena una classe, se necessario mettere in quarantena l'intera scuola. Di volta in volta verrà identificata la più opportuna soluzione".

Rispondendo a una domanda sull’obbligo di utilizzo della mascherina nelle scuole, ha poi precisato che "ai ragazzi sopra i sei anni sarà chiesto di usare la mascherina. Ci saranno delle condizioni particolari, come ad esempio l’uso o non uso della mascherina per una ragazzo o una ragazza non utente, per un bambino o una bambina con delle difficoltà neurologiche o psicologiche oppure durante l’interrogazione. Ci saranno dei momenti del contesto locale e specifico che saranno di volta in volta valutati. Ovviamente non c’è la mascherina a mensa o mentre si fa ginnastica, però l’’indicazione è di utilizzarla”.

"Dobbiamo essere consapevoli - ha concluso - che stiamo affrontando la più grande emergenza sanitaria della storia del nostro paese. Mai come questa volta abbiamo visto un intero pianeta messo in quarantena. Ci sono miliardi di ragazzi che sono stati bloccati nella loro quotidiana attività didattica, questo è il contesto nel quale viviamo". "Proprio perché dobbiamo arrivare in sicurezza'' all'inizio delle scuole, "dobbiamo fare in modo che da oggi i nostri comportamenti, i comportamenti dei nostri giovani siano comportamenti virtuosi", ha aggiunto.

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