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Deputati Pd su Sea Watch, Orfini: "Io e Martina indagati"

28 gennaio 2019 | 10.19
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Maurizio Martina e Matteo Orfini sono saliti oggi sulla nave Sea Watch per incontrare i 47 migranti che si trovano a bordo dell'imbarcazione della ong battente bandiera olandese. Il senatore Davide Faraone è rimasto, invece, sulla barca che ha portato i deputati sulla nave. Alla Capitaneria di porto c'era anche il deputato Fausto Raciti. Al rientro Orfini ha scritto su Twitter: "Io e Maurizio Martina siamo appena rientrati in porto. Ora stiamo facendo l'elezione di domicilio perché a quanto pare siamo indagati per essere saliti sulla nave".

Poi Orfini ha aggiunto: "I campi in Libia sono un inferno che non finisce mai, ci hanno detto i migranti sulla Sea Watch". Martina al rientro ha raccontato: "Siamo stati sulla Sea Wacht. Basta guardare negli occhi quelle persone per capire che è disumano quello che stanno facendo. Fateli sbarcare, fateli sbarcare, fateli sbarcare". L'ok a salire sulla nave è arrivato solo dopo un vertice che si è tenuto in Prefettura alla presenza dei vertici della Capitaneria di porto.

NON C'E' IPOTESI SEQUESTRO - Parlando con i giornalisti, il Procuratore facente funzione di Siracusa, Fabio Scavone che ha aperto un fascicolo d'indagine, per ora senza reati né indagati, sulla nave, ha ribadito oggi; "Al momento non è presa in considerazione l'ipotesi di sequestro a carico del comandante della nave Sea watch".

STOP NAVIGAZIONE - La Capitaneria di porto di Siracusa ha deciso oggi lo stop alla navigazione nello specchio d'acqua all'interno della Baia di Santa Panagia, "per un raggio di mezzo miglio dalla posizione di ancoraggio della nave SeaWatch 3" a Siracusa. Nell'ordinanza, pubblicata anche sul sito della Capitaneria, si legge che "è interdetto, anche ai fini della tutela dell'ordine pubblico e sanità pubblica, alla navigazione, ancoraggio e sosta con qualunque unità, sia da diporto che ad uso professionale e ogni altra attività connessa agli usi civili del mare non espressamente autorizzata, lo specchio d'acqua nella Baia di Santa Panagia" e per "un raggio di 0,5 miglia nautiche dalla posizione della Sea Watch".

IL NO DELL'OLANDA - I Paesi Bassi ribadiscono intanto il no alla richiesta italiana di accogliere i 47 migranti che si trovano a bordo della nave Sea Watch 3, al momento ancorata al largo di Siracusa dove le è stato negato lo sbarco. Lo ha reso noto il ministero della Giustizia e della Sicurezza olandese, spiegando che non accoglierà alcun migrante fino a quando non ci sarà un accordo a lungo termine sulla distinzione tra rifugiati e migranti economici. "Coloro che non hanno diritto alla protezione internazionale devono essere rimandati immediatamente fuori dall'Unione europea. Senza prospettive chiare per una tale soluzione strutturale, i Paesi Bassi non parteciperanno a misure una tantum per lo sbarco", ha aggiunto il ministero.

Sea Watch Italia riferisce che ''l'Olanda ha detto a SeaWatch che avrebbe valutato se la Tunisia poteva essere un porto rifugio. L'Olanda ha quindi richiesto alle autorità tunisine di verificare questa possibilità ma non ha mai ricevuto risposta a questa richiesta. E Sea-Watch non ha mai avuto risposta''. I migranti sono stati salvati il 19 gennaio al largo della costa libica dalla nave Sea Watch 3, gestita da un'associazione umanitaria tedesca e battente bandiera olandese. Dopo diversi giorni nel Mediterraneo, l'imbarcazione è entrata nelle acque territoriali italiane per via del maltempo, ma non ha il via libera dal governo di Roma per attraccare.

GARANTE DETENUTI - Il garante per i diritti dei detenuti, Mauro Palma ha inviato un'informativa alla Procura di Siracusa e richiesto al ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, di consentire urgentemente lo sbarco. Palma denuncia che sulla nave Sea Watch si configura una situazione di "illecita detenzione", per la condizione "di privazione di fatto della libertà dei migranti soccorsi" per i quali "è stato anche superato il limite massimo di 96 ore che la legge prevede per il fermo di una persona senza convalida giurisdizionale".

A ROMA LA MANIFESTAZIONE 'NON SIAMO PESCI' - Al grido di 'fateli scendere' tra decine e decine di persone, nonostante la pioggia, si svolge davanti a Montecitorio la manifestazione 'Non siamo pesci', convocata da Radicali Italiani e A Buon diritto. Sono presenti, tra gli altri, alcune delle personalità che hanno aderito all'appello lanciato da Luigi Manconi, tra cui Sandro Veronesi, Alessandro Bergonzoni, Sonia Bergamasco, Gad Lerner.

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