Le piazze finanziarie del Vecchio Continente risentono dello stallo dell'Eurogruppo e in mancanza di un accordo sul debito di Atene i listini sono per lo più negativi a fine giornata
La situazione di stallo a Bruxelles relativa ai negoziati sulla ristrutturazione del debito di Atene non aiuta l'andamento delle Borse europee, che chiudono contrastate e per lo più negative. Seduta debole, in particolare, per la Borsa di Milano, che termina la giornata avanzando di un debole 0,04% a 23.321 punti. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si porta a 115 punti a fine seduta, con un rendimento dell'1,7%, dopo l'avvio a 118 punti.
Wall Street procede contrastata: il Dow cede lo 0,30% a 18.134 punti; il Nasdaq segna +0,16% a 5.011 punti. Tra le piazze del Vecchio Continente, Londra cede a fine seduta lo 0,24%, Francoforte lo 0,31%. In forte ribasso Parigi, che segna -1,23% a 5.027 punti, mentre Madrid avanza dello 0,18%. Positiva Amsterdam (+0,4%).
La Borsa greca ha sofferto per tutta la mattinata per poi recuperare terreno dopo le indiscrezioni sul pagamento di 750 mln di euro circa al Fondo monetario in scadenza domani: l'indice Athens General cede comunque il 2,5% a fine giornata.
Per quanto riguarda Piazza Affari, i titoli più comprati sono Saipem (+3,43%) e Intesa Sanpaolo, che guadagna l'1,92% dopo i conti trimestrali che evidenziano ricavi in crescita (+16%) e utile più che raddoppiato a oltre 1 mld. Bene anche Mps (+1,52%) e il comparto dei titoli del risparmio gestito (Mediolanum segna +2,09%, Azimut +1,92%).
Scivola in fondo al listino Bper, che cede il 2,09% ed è maglia nera. Tra le blue chips peggiori anche Telecom Italia (-1,79%), dopo le ricostruzioni di stampa secondo cui il progetto per la banda larga in Italia potrebbe essere portato avanti da Enel, cui il Governo dovrebbe affidare l'incarico. Resta negativa Enel, che perde a fine seduta lo 0,52%.
