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Imprese: H-FARM, Food accelerator al via con 5 startup

18 novembre 2016 | 14.26
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Food Accelerator al via: Nestlè, Barilla, Granarolo, Carlsberg, De’ Longhi Group, e Ecor NaturaSì sono le aziende leader nel settore food che, insieme allo studio legale LCA hanno deciso di supportare le cinque startup selezionate per il programma di accelerazione di H-FARM realizzato in partnership con Cisco.

Altissimo è stato il numero di candidature pervenute per partecipare a questo secondo programma di accelerazione realizzato in partnership con Cisco: più di 260, da 35 Paesi nel mondo, la maggior parte europee ma anche provenienti da Nigeria, Ghana, Kazakhstan, Emirati Arabi e Indonesia. Tra tutte le candidature H-FARM e Cisco hanno selezionato 5 startup early-stage che sviluppano soluzioni innovative nell’ambito del food in un’ottica B2B e B2C:

Agrando (Germania), una piattaforma online che mette in contatto agricoltori e commercianti agricoli per sviluppare un commercio basato sul sistema di domanda-offerta; Prospeh (Slovenia), con due soluzioni SaaS complementari punta a trasformare la provenienza dei prodotti alimentari in uno strumento di marketing grazie ad un’app e ottimizzare il sistema di distribuzione alimentare sfruttando le capacità ancora inutilizzate di sistemi di trasporto e stoccaggio.

E ancora: Biorfarm (Italia) vuole rivoluzionare la modalità di acquisto di prodotti biologici grazie ad una piattaforma che permette alle persone di entrare in contatto con i piccoli agricoltori adottare alberi da frutto con cui creare il proprio frutteto virtuale, seguirne la crescita da Pc o mobile, interagendo con gli agricoltori reali, infine scegliere se ricevere direttamente a casa i loro prodotti biologici oppure raccoglierli di persona; AgriOpenData (Italia), attraverso l’utilizzo di Open Data, fornisce un sistema di supporto decisionale per il settore agricolo circa i più diversi aspetti del business, in particolare il ricorso a trattamenti erbicidi e fertilizzanti; Stopmycraving (Inghilterra) aiuta gli utenti a trovare alternative salutari all’offerta disponibile basandosi su bisogni e diete personali. Inoltre permette ai piccoli produttori bio di emergere nel mercato del food mettendoli in contatto con chi sta cercando di mangiare e avere uno stile di vita sano.

Parteciperà al programma anche un gruppo di giovani agricoltori sostenuto da Coldiretti con l’obiettivo di sviluppare un progetto di startup: il loro obiettivo è trovare soluzioni digitali per sviluppare il mercato del melograno e promuoverne i benefici nutritivi.

A loro andranno i servizi erogati da H-FARM mirati allo sviluppo e alla crescita del progetto, vitto e alloggio, un primo investimento cash di 20 mila euro oltre al costante supporto tecnologico e alle soluzioni innovative garantite da Cisco. Nestlè, Barilla, Granarolo, Carlsberg, De’ Longhi Group Ecor NaturaSì e LCA forniranno, per tutta la durata del percorso di accelerazione, attività di mentorship e advisory, accompagnando i team in un percorso di crescita in grado di portare innovazione nei processi aziendali di produzione, distribuzione e/o comunicazione.

“Tutto il mondo -ha commentato Enrico Mercadante, responsabile delle attività in area innovazione per il piano di investimenti Digitaliani di Cisco- riconosce da sempre all’Italia l’assoluta eccellenza per la qualità e l’unicità della sua filiera agroalimentare; oggi con la tecnologia possiamo portare questa eccellenza nel futuro e fare del nostro paese il protagonista indiscusso dell’innovazione agrifood-tech. La collaborazione con H-FARM si inserisce nel quadro delle iniziative che abbiamo lanciato per accelerare la digitalizzazione nel settore agrifood; il fatto che oltre 260 start up di 35 paesi si siano candidate per questo acceleratore è una prova del grande potenziale a nostra disposizione".

“Il comparto del Food in Italia -ha ricordato dichiara Timothy O’Connell, direttore programmi di accelerazione di H-FARM- riveste un ruolo fondamentale che affonda le radici nella storia di questo Paese. Oggi il 22% dei cibi certificati nel mondo proviene dall’Italia, arriviamo al 33% se consideriamo il comparto del vino".

"Portare innovazione -ha sottolineato- in questo settore in crescita, in sinergia con Cisco, rappresenta per noi una sfida importante, che siamo convinti di poter vincere grazie anche all’apporto di realtà industriali di altissimo livello che hanno aderito a questo programma e che saranno in grado di stimolare e far crescere i giovani startupper”.

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