Il momento clou potrebbe essere quando il ddl sulla riforma del bilancio degli enti locali approderà in Aula, al Senato. Ancora una volta è alla Camera Alta che verrà messo alla prova la tenuta del governo Renzi. In quell'occasione servirà la maggioranza assoluta dell'assemblea, cioè 161 voti. E potrebbero approfittarne i malpancisti di Ncd e Ala per lanciare un segnale-avvertimento al leader del Pd. Una mossa per far capire al Pd che tutto d'ora in poi dovrà essere vagliato attentamente. L'obiettivo è la legge elettorale, incassare modifiche all'Italicum. Nessuno conferma queste indiscrezioni, ma lo scontento tra le fila di Area popolare è sempre più forte.
Il partito di Angelino Alfano è sull'orlo di una crisi di nervi. Il referendum di ottobre dovrebbe essere lo spartiacque. Allora scatterà l'ora x per il centrodestra 'renziano'. La riunione di oggi al Senato dei parlamentari del 'fronte del no' alla riforma Boschi-Renzi, promossa dalla 'fittiana' Cinzia Bonfrisco, ha dato un segnale chiaro delle grandi manovre in corso nell'area di centro che gravitava attorno a Silvio Berlusconi. Non è passata inosservata, infatti, la presenza di due esponenti di Area popolare come Antonio Azzollini e Giuseppe Esposito, indicato come uno dei frondisti più attivi.