L'intervento dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico e Culturale. Sull'autenticità dello scritto esistono molti dubbi. Indagato anche il proprietario dell'autografo, battuto all'asta lo scorso 26 giugno
I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico e Culturale hanno sequestrato il manoscritto dell'Infinito, attribuito a Leopardi ma sulla cui autenticità esistono molti dubbi. Il sequestro è avvenuto a Macerata.
Il direttore della Biblioteca di Cingoli, Luca Pernici, risulta indagato nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla procura di Macerata in merito al presunto falso manoscritto autografo dell''Infinito di Leopardi'. Oltre a Pernici, risulta indagato anche Luciano Innocenzi, proprietario dell'autografo battuto all'asta lo scorso 26 giugno.
Le ipotesi di reato sono aver detenuto al fine di farne commercio, presso l'abitazione di Innocenzi, a Cingoli (Mc), un manoscritto ''asseritamente'' autografo di Giacomo Leopardi 'L'Infinito', di conseguenza di interesse storico-archivistico, risultante invece essere ''un calco o un perfetto facsimile'', ponendolo in vendita lo stesso mediante mandato affidato alla casa d'aste Minerva Auction di Roma, con ''contratto di mandato'' stipulato a Cingoli l'1 giugno 2014.