Sequestrato e torturato per 700 euro. Vittima un marocchino 28enne che lo scorso 2 novembre è stato prelevato a forza da un appartamento in Barriera di Milano a Torino, caricato su un'auto e prima torturato a una gamba con un punteruolo, poi buttato fuori dalla vettura perché ritenuto responsabile di aver rubato il denaro al cliente di un bar dopo che questi glielo aveva mostrato. Con l'accusa di concorso in violazione di domicilio, sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni personali sono finiti in manette, arrestati dai carabinieri, i presunti autori dell'aggressione, un 35enne, la moglie e il cognato.
Secondo la ricostruzione del 35enne, il marocchino approfittando del fatto che era un po' alticcio gli avrebbe sfilato alcune banconote dalle tasche. Di qui la decisione della missione punitiva allo scopo di riprendersi il denaro. Per entrare nella casa del marocchino e farsi aprire dalla sorella di quest'ultimo, due dei tre arrestati si erano finti carabinieri. Medicato con una prognosi di 6 giorni, il marocchino ha denunciato l'aggressione ai carabinieri che sono riusciti a risalire agli autori e ad arrestarli.
