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"Serve Pa efficiente", l'appello degli industriali umbri alla politica

23 febbraio 2018 | 14.13
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"Le richieste alla politica che arrivano dall'Umbria sono coerenti con quelle del resto del Paese e che sono state esposte a Verona nell'Assise. Innanzitutto, chiediamo una pubblica amministrazione efficiente. E ci deve essere l'impegno di tutte le amministrazioni dello Stato sul territorio affinché questo avvenga. E l'impresa deve essere al centro di questa azione. Se ne deve favorire lo sviluppo, favorendo così crescita e occupazione sul territorio, eliminando quegli ostacoli che non portano alcun valore". Così, con Labitalia, Antonio Alunni, presidente di Confindustria Umbria, spiega le richieste che gli industriali umbri 'girano' alle forze politiche in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo.

"Un altro tema per noi fondamentale -continua Alunni- è quello della formazione e della cultura. E' necessario che ci sviluppi nelle persone l'attitudine il cambiamento, che può essere economico, sociale, lavorativo, come un'opportunità e non come un pericolo. E' necessario guardare al futuro con coraggio e non con paura".

Anche perché, spiega Alunni, per l'economia umbra cominciano ad arrivare segnali positivi. "Finalmente nell'industria -spiega- abbiamo un momento straordinario con risultati positivi in termini di fatturato e con le multinazionali presenti sul territorio che stanno investendo risorse per nuovi impianti e nuovi prodotti. Tante aziende dopo tanti anni sono tornate a creare ricchezza e a produrre valore".

Questo non vuol dire, chiarisce la guida degli industriali umbri, che la crisi sia alle spalle. "I problemi -sottolinea- certo restano, e ci sono delle vertenze che ancora sono lontane dalla soluzione. Ma quello che io auspico è che non si strumentalizzi qualche piccolo problema per oscurare quanto di buono si sta facendo. Ci sono vertenze problematiche, sì, ma vanno affrontate con fiducia e coraggio".

E per farlo, spiega Alunni, "quello che chiediamo è che non si torni indietro sulle riforme, a partire da quella del lavoro; ed è importante continuare sulla strada di Industria 4.0, con la quale dopo anni si è tornati a parlare di investimenti e innovazione".

"Chiediamo che chiunque vada al governo non distrugga quanto di buono è stato fatto finora. L'industria necessità di continuità su alcuni temi per raggiungere determinati risultati", conclude.

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