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Servizi: carte segrete intelligence 1861-1918, on line libro Pasqualini

06 maggio 2014 | 10.29
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Raccontare tutta la storia dell'intelligence italiana attraverso una lettura delle sue 'carte segrete', unendo la scientificità dei contributi alla fascinazione della narrazione divulgativa. È quanto propone il Comparto Intelligence che continua il dialogo on line con i cittadini e sul sito www.sicurezzanazionale.gov.it, pubblica a puntate il libro di Maria Gabriella Pasqualini, 'Carte segrete dell'intelligence italiana 1861-1918'. Un saggio stampato nel 2006 in un'edizione fuori commercio e reso così disponibile, per la prima volta, agli appassionati di intelligence che da oggi, con la pubblicazione della quarta eultima parte del lavoro, hanno a disposizione tutto il testo in pdf.

Un testo che ripercorre, come in un ideale viaggio, gli eventi che vanno dall'Unità d'Italia alla fine della Prima guerra mondiale e che permette di conoscere le piccole e grandi vicende e le voci di quegli uomini che, lontano dalla ribalta della cronaca o dagli onori delle rievocazioni storiche, hanno contribuito a costruire il nostro Paese e a garantire la sicurezza e la libertà delle sue istituzioni. Il lungo viaggio nella storia dei Servizi segreti inizia con il Regno d'Italia, una realta' che inizia a organizzarsi come Stato unitario anche nei riguardi dell'Intelligence. Una prima esperienza e' la Campagna del 1866. Le informazioni affluiscono in gran numero. Sono reclutati informatori e agenti fiduciari con una rete complessa. E' ''la prima Sigint d'epoca… segnali e bandierine'', si rimarca, in corsivo, sul sito degli 007 del web.

Con un ordine del giorno 23 agosto 1906 l'Ufficio 'I' ricompare ufficialmente nell'organigramma. Intanto continua l'attività informativa in Libia e negli altri territori ottomani con l'obiettivo già in nuce di andare in Libia, nella 'Quarta sponda': occorrono notizie dettagliate sui forti turchi, sulla consistenza delle forze ottomane in quel territorio lontano dalla capitale Costantinopoli e alcuni commercianti locali continuano a fornirle.

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