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Mazda: 60 anni di familiari, dalla R360 alla CX-5

15 giugno 2020 | 17.42
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Per la casa giapponese - che quest'anno festeggia il suo primo secolo - una lunga tradizione di modelli versatili e spaziosi, anche se sempre personali

Mazda: 60 anni di familiari, dalla R360 alla CX-5

Nell'anno del suo centenario Mazda festeggia anche un altro anniversario, i 60 anni delle sue familiari, un percorso iniziato nel maggio 1960, con la R360, un'auto lunga solo 2,98 m, ma che poteva ospitare quattro persone, nonostante le dimensioni da microcar. Seguirà, in questa linea, nel 1963, la Mazda Familia/800/1000 che - forte anche di una linea personale firmata dall'italiana Bertone - si basò sul successo della R360 e della più avanzata Mazda Carol P360 del 1962, arrivando a coprire nella versione wagon il vertice della propria categoria in Giappone con una quota di mercato del 44%.

La seconda generazione lanciata nel 1967 come Mazda 1000 (più tardi 200/1300), fu tra i primi modelli del Marchio offerti in Europa. Con il nome Mazda 323 (dal 1977), la Familia sarebbe diventata uno dei primi modelli 'popolari' del marchio in Europa, con una impostazione che sopravvive oggi nella Mazda3, il cui attuale modello di quarta generazione è stato insignito del World Car Design of the Year 2020.

Ma nella categoria familiari del brand giapponese una citazione la merita anche la Mazda Luce/1500/1800 introdotta nel 1966. Frutto dell’adattamento di una concept di Bertone ha spianato la strada a berline e wagon come la Mazda 818/RX-3, basata sulla Familia, la Mazda Capella/616/RX-2 (entrambe del 1971) e la Mazda 929/RX-4 (1972). Ma uno dei modelli da famiglia di maggior impatto dell’azienda è stata la Mazda 626 (1978) che negli anni ‘80 ha caratterizzato il Marchio come il più europeo tra quelli asiatici e ha aiutato la Mazda a raggiungere nuovi record di vendite in mercati fondamentali come la Germania, dove è stata l’auto di importazione più venduta nel 1988 e nel 1989. Con la terza generazione della 626 (1987), Mazda produsse una versione wagon a 7 posti e per alcuni mercati offrì la trazione integrale. Seguirono altre due generazioni della 626 prima di concludere la sua carriera nel 2002.

Rielaborando l’auto per la famiglia del 21° secolo, la Casa automobilistica ha introdotto nel 2002 la prima generazione della Mazda6 nelle varianti wagon, berlina e hatchback, segnando il consolidamento dei modelli Mazda più grandi (compresi Xedos 9/Millenia e Sentia, quest’ultima riservata al Giappone) in un unico modello. La 6 è stata un successo, raggiungendo il milione di unità dopo solo quattro anni e due milioni nel 2010, con la sua seconda generazione. La Casa giapponese ne ha proposto anche una versione a trazione integrale ad alte prestazioni, in Europa battezzata Mazd6 MPS, che era in grado di raggiungere i 240 km/h. Poi dal 2012 è arrivata l'attuale terza generazione , all'avanguardia della tecnica.

Ma una citazione la meritano anche i monovolume Mazda a partire dal primo MPV del 1988 che proponeva sette posti e una versione a quattro ruote motrici, seguito dalla più piccola Premacy anche questa con opzione a sette posti, una seconda e una terza fila ribaltabili e rimovibili e doppie porte posteriori scorrevoli. Nel 2005, arrivò la seconda generazione - denominata Mazda5 fuori dal Giappone- mentre la terza, dal 2010, vide l'offerta persino di una versione ibrida-elettrica senza precedenti al mondo che prevedeva un motore rotativo che poteva funzionare sia a idrogeno che a benzina.

Oggi il concetto di familiare ha trovato una nuova evoluzione nei Suv come il CX-5, il bestseller di Mazda, portavoce di un nuovo linguaggio stilistico e di contenuti tecnologici con pochi rivali.

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