Padova, 7 mag. (Adnkronos Salute) - Fertilità a rischio già a 18 anni per i giovanissimi italiani. Uno su 3, infatti, presenta problematiche come varicocele, disturbi sessuali, infezioni del tratto genitale o altre problematiche. E' il bilancio della terza edizione di Adrolife, progetto nato in Veneto ma 'esteso' anche al resto d'Italia grazie a mail e telefonate, e promosso dalla Fondazione Foresta Onlus e dalla Siams (Società italiana di andrologia e medicina della sessualità), con testimonial l'attore Alessandro Gassman.
"Nei giorni dedicati alla campagna - riferisce Carlo Foresta, ordinario di endocrinologia dell'Università di Padova - 2.500 giovani veneti hanno contattato i medici, 1.500 hanno ottenuto consulenze telefoniche, 950 hanno prenotato visite specialistiche, mentre 850 mail sono state inviate per richiesta di consigli e chiarimenti". Inoltre sono arrivate 21.832 telefonate dal resto d'Italia, con 5 mila mail e 4.125 visite prenotate. Dalle visite effettuate, gli esperti hanno notato come "oltre il 30% dei giovani presentava manifestazioni andrologiche cliniche". Per lo più varicocele (31%), ma anche infezioni del tratto genitale (12%), problematiche sessuologiche (15%, un dato in aumento), riduzione volume del testicolo (7%), criptorchidismo (2,5%) e addirittura neoplasie testicolari (1%).
"Questi risultati - spiega Foresta all'Adnkronos Salute - sono stabili negli anni, e dimostrano come già a 18 anni è possibile rilevare patologie del sistema riproduttivo che, se individuate precocemente, possono essere trattate per evitare che, in età più adulta, il potenziale di fertilità sia definitivamente compromesso. E che si debba ricorrere a tecniche di procreazione medicalmente assistita che richiedono importanti risorse economiche, ma soprattutto grandi coinvolgimenti psicologici ed emotivi della coppia". Il problema è anche legato al fatto che oggi, 'sparita' la visita di leva, gli adolescenti dopo il pediatra affrontano un periodo 'grigio' e sfuggono ai controlli. (segue)