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Settore elettrico, c'è l'intesa: 124 euro di aumento

09 ottobre 2019 | 07.43
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I sindacati: "Contratto utile per transizione energetica"

(Fotogramma)
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Raggiunta nella notte a Roma l'intesa per l'ipotesi d'accordo del rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore elettrico che conta 50 mila lavoratori interessati. L'intesa prevede 124 euro di aumento complessivo nel triennio 2019-2022. L'ipotesi di accordo arriva dopo quasi 6 mesi di trattative tra Elettricità Futura, Utilitalia, Energia Libera, Enel, Sogin, Terna e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil. Per i sindacati si tratta di "un contratto utile alla transizione energetica".

Per quanto riguarda l'aumento complessivo (Tec) previsto nell'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore elettrico, che era scaduto il 31 dicembre del 2018, secondo i termini voluti nell'accordo interconfederale sulla contrattazione del 9 marzo 2018, sarà di 124 euro nel triennio, di cui 104 euro sui minimi contrattuali (Tem), 15 euro sul premio di produttività e 5 euro sul "welfare contrattuale".

I sindacati spiegano che l'aumento medio sui minimi, che in alcun modo sarà soggetto agli scostamenti negativi dell'inflazione, è di 104 euro e distribuito in 3 tranche: 39 euro dal 1° novembre 2019; 35 euro dal 1° settembre 2020; 30 euro dal 1° giugno 2021. Dal 1° novembre 2019 è previsto anche un una tantum di 100 euro. Per quanto attiene alla produttività sarà di 15 euro a partire da gennaio 2020.

Al termine della vigenza contrattuale l'elemento di compensazione economica riferita agli scostamenti inflattivi, se negativi, interesserà solo la parte legata alla produttività, se positivi, confluirà, pro quota, nei minimi. Il contratto produrrà un montante complessivo 2664 euro, riferiscono Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil. Per quanto riguarda invece il "welfare contrattuale", sono previsti 5 euro nel fondo complementare. Nota a margine, è la possibilità, per i nuovi assunti, di destinare volontariamente il valore complessivo degli scatti di anzianità, maggiorato del 20%, al fondo previdenziale complementare.

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