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Elezioni Umbria, in 700mila al voto

26 ottobre 2019 | 09.07
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Urne aperte dalle 7 alle 23 di domenica, per eleggere il presidente della giunta regionale. In corsa 8 aspiranti candidati e 19 liste in campo per le elezioni regionali

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Sono 703.595 (340.210 uomini e 363.385 donne) gli elettori umbri chiamati alle urne, dalle 7 alle 23 di domenica, per eleggere il presidente della giunta regionale e i 20 consiglieri che formeranno l'Assemblea legislativa regionale della undicesima legislatura.
Gli elettori sono 521.960 in provincia di Perugia, dei quali 252.883 uomini e 269.077 donne, e 181.635 in quella di Terni, dei quali 87.327 uomini e 94.308 donne. I seggi elettorali, come fa sapere la Regione, sono 1005, dei quali 710 in provincia di Perugia e 295 in quella di Terni. Nel 2015 erano 1012, di cui 716 in provincia di Perugia e 296 in quella di Terni.

In corsa ci sono 8 aspiranti candidati presidente di Regione e 19 liste in campo per le elezioni regionali, prima tornata elettorale dopo la formazione del governo giallorosso e primo test per il patto a livello locale tra M5S, Pd e altre forze di centrosinistra. Occhi puntati sulla candidata del centrodestra Donatella Tesei (appoggiata da Lega, Fi, Fdi, dalle liste Tesei presidente per l’Umbria e Umbria Civica Tesei presidente) e sull’imprenditore Vincenzo Bianconi, candidato civico in corsa da governatore con il sostegno di M5s, Pd, Europa Verde Umbria, Bianconi per l’Umbria patto civico, Sinistra civica verde. Il candidato alla presidenza Claudio Ricci è appoggiato dalle liste Proposta Umbria con Ricci, Italia Civica Ricci e Ricci presidente; il candidato governatore Emiliano Camuzzi si presenta con Potere al Popolo e Pci; il candidato Rossano Rubicondi è in corsa per Partito Comunista; la candidata alla presidenza Martina Carletti ha il sostegno di Riconquistare l’Italia; Giuseppe Cirillo è candidato alla presidenza con il Partito delle buone maniere mentre Antonio Pappalardo corre come candidato governatore di Gilet Arancioni.

"Le votazioni in Umbria sono un voto regionale. Chi continua a dire che si tratta di un test nazionale sta strumentalizzando l’Umbria per propaganda elettorale", avrebbe detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sul voto in Umbria di domenica.

"Domenica 27 ottobre non sarà una domenica come le altre, resterà nella storia come la festa della liberazione del popolo umbro", ha detto Matteo Salvini sul palco della Lega a Terni, chiudendo la campagna elettorale per le regionali. "Vi do la mia parola, al governo del paese ci torniamo dalla porta principale col voto degli italiani", ha continuato il leader della Lega, che poi ha scherzato: "Siamo tanti quasi quanto quelli che erano da Zingaretti...". E a 'Zapping', come riportato su Twitter, ha sottolineato: "Voto umbro è anche test nazionale. Primo voto dopo assurda alleanza Pd-5Stelle. In Umbria si vota prima perché 5Stelle ha fatto arrestare giunta Pd. Ora sono insieme nella scheda elettorale... vedremo".

"Non lo so come andrà domenica, dobbiamo essere orgogliosi di aver assicurato una terza via a questa regione", ha detto Luigi Di Maio, leader M5S, durante un comizio a Perugia. "Chi sceglie Vincenzo Bianconi sceglie un progetto nel quale le forze politiche non mettono le mani sulla Giunta", ha aggiunto. "Combattiamo e combatteremo per testimoniare e far vincere le nostre idee perché l'Umbria non va lasciata alla destra", ha affermato il segretario del Pd Nicola Zingaretti a Terni per la chiusura della campagna elettorale per le regionali in Umbria.

"Non capisco come abbiate fatto voi umbri a stare 50 coi comunisti!". Così Silvio Berlusconi dal teatro Politeama di Terni. Poi, rivolgendosi agli alleati del centrodestra, ha sottolineato: con l'ultima manifestazione Salvini e Meloni "hanno accettato quello che predico da sempre: solo uniti possiamo ottenere la maggioranza per governare il Paese".

"Agli umbri dico di non avere paura di cambiare". Lo ha detto la leader di Fdi Giorgia Meloni a Terni rivolgendosi agli elettori durante l'evento elettorale. "Lo dico anche a chi in buona fede ha votato a sinistra perché gli avevano detto che era più vicina agli umili e poi si è ritrovata con il Pd che si schiera solo con le banche e i potenti", ha aggiunto.

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