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Reality show

Sfida per il primo reality nello spazio

06 agosto 2021 | 13.53
LETTURA: 3 minuti

Who wants to be an astronaut e Space Hero sono due format ai nastri di partenza che puntano al nuovo mercato dello spazio.

 - Da Discovery.com
- Da Discovery.com

I viaggi spaziali non sono solo l’ultima frontiera del turismo. Dopo la corsa allo spazio dei miliardari, Bezos contro Musk, anche il mondo della tv intuisce il business e si attrezza. Nei prossimi anni potrebbero arrivare sui nostri schermi ben due reality show a gravità zero. Niente case video controllate o isole deserte, ma un centro di addestramento con veri astronauti come consulenti. L’obiettivo: vedere chi tra gli sfidanti ha le carte in regola per lasciare la terra alla volta della ISS.

A confrontarsi nella gara del primo reality show spaziale sono due format concorrenti. Who wants to be an astronaut (Chi vuol essere un astronauta), già in fase di chiusura di accordi con Discovery Channel, e Space Hero, che invece sta cercando ancora un network. Il primo format si appoggia nel modo più classico sugli archetipi del reality show. Sulla Terra, i concorrenti gareggeranno per assicurarsi un posto alla Stazione Spaziale Internazionale completamente spesato per otto giorni. Dovranno affrontare una serie di sfide estreme ancora non specificate, che probabilmente comprenderanno la base dell’addestramento di un vero astronauta. Per trasporto verso la ISS è stata assoldata (anche se non è ancora confermato) la Axiom Space, e come consulente d’eccezione ci sarà l’ex astronauta Mike Massimino. Massimino non è nuovo alle apparizioni tv. Nel 2009, mentre era in missione per riparare il telescopio Hubble, ha filmato in prima persona con telecamere IMAX delle immagini per un documentario dedicato, e racconta: “Parte del nostro training è anche questo: saper riprendere quello che accade nello spazio per condividerlo con il resto del mondo”.

La crew si dovrà adattare agli spazi stretti della ISS e inventare nuovi modi per documentare la vita nella stazione orbitante, ma Massimino si è detto fiducioso in un futuro in cui si potranno addestrare per missioni spaziali anche persone capaci di dare un valore aggiunto gestendo le riprese con le giuste competenze tecniche. Se Who wants to be an astronaut è tutto Made in USA, Space Hero ha un respiro molto più internazionale. Il suo piano è di partire con 24 concorrenti da ogni parte del mondo, divisi equamente non solo tra uomini e donne, ma anche tra Paesi sviluppati e in via di sviluppo. Questi 24 aspiranti astronauti soggiorneranno in uno Space Village in stile Grande Fratello con lo scopo di addestrarsi al viaggio spaziale. E mentre la gara andrà avanti e i concorrenti diminuiranno, avrà un peso anche il voto del pubblico, cosa che apre la strada a un coinvolgimento popolare enorme. “La Nigeria, con 200 milioni di abitanti, non ha mai avuto un astronauta” spiegano i produttori “ e l’ultimo astronauta indiano risale al 1985”. Anche se la produzione dei due show ha annunciato di aver già preso accordi con le varie agenzie spaziali, di ostacoli ne restano ancora molti, e sono più burocratici che tecnici. La NASA sembra essere d’accordo nell’espandere gli usi della ISS oltre il lato meramente di ricerca, ma restano molti nodi da sciogliere, primo fra tutti il vettore che potrà trasportare gli aspiranti astronauti nello spazio. Nel frattempo Who wants to be an astronaut ha aperto le candidatura sul suo sito, e Space Hero ha annunciato che aprirà le sue il prossimo 21 dicembre.

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