Nell’anniversario del grande Bardo, a 400 anni della morte, in scena al Teatro Petruzzelli di Bari, il 20 ottobre, 'Shakespeare in Love'. Una serata di grande danza con estratti e 'pas de deux' liberamente ispirati ai personaggi dei suoi capolavori. Da 'Romeo e Giulietta' a 'Otello', a 'Amleto' accanto alla voce recitante di Elena Croce che leggerà brani dei 'Sonetti'.
Le coreografie proposte sono firmate da alcuni tra i maggiori autori del nostro tempo, da John Neumeier a Kenneth McMillan, ai quali si aggiungono gli italiani Damiano Ottavio Bigi, Luciano Cannito e Mauro Bigonzetti, direttore uscente del balletto del Teatro alla Scala di Milano.
Al cast di danzatori di rango internazionale, come Silvia Azzoni e Oleksandre Ryabko (Hamburg Ballett), Damiano Ottavio Bigi (Tanztheater Wupperthal di Pina Bausch), Marina Kadyrkulova e Amilcar Moret (Kiel Ballett), Vittoria Valerio e Claudio Coviello (Teatro alla Scala di Milano), si aggiungono gli otto danzatori solisti della 'Giulietta' di Luciano Cannito, recentemente presentata al Teatro Bolshoi di Mosca.
Incontro fra musica, teatro, poesia e danza, 'Shakespeare in Love' è stato pensato e fortemente voluto dal giovane produttore Daniele Cipriani. Le suggestioni dei testi di Shakespeare si uniscono a corpi che cercano e si cercano, ad una ricerca di spazio da parte dei danzatori, trasfigurati nelle parole stesse del poeta, trasportati in una atmosfera senza tempo, terrena e surreale insieme.
È nella cadenza, aerea e tangibile insieme, dei passi a due, nei movimenti elegiaci delle varie sequenze, che si stagliano i gesti ipnotizzanti dei ballerini, impegnati nei grandi rituali dell'amore, del disamore, del sogno, dell'abbandono. Sentimenti che si esprimono attraverso accelerazioni e improvvise diminuzioni del ritmo e del movimento.
Nello spettacolo le parole entrano in sintonia con la danza come due racconti, complementari e speculari ma autonomi, ciascuno di essi dotato di una propria fisicità. Ogni danzatore vivrà il proprio percorso all’interno dello spettacolo, sino alla fine, in un cammino che trova sempre una sua collocazione nello spazio, a volte maggiormente emotivo a volte più dominato dalla pura tecnica, ma sempre funzionale al ritmo e all’atmosfera della serata.
Sono profili familiari a qualunque spettatore, come, ad esempio, la gelosia di Otello, che nell’insuperabile versione prodotta dal coreografo americano John Numeier, per il Balletto di Amburgo, ha trovato una perfetta sinergia e densità fra espressività teatrale e cifra coreografica.
Simbolo stesso del confronto generazionale, è l’amore contrastato di Romeo e Giulietta, un labirinto di passioni il cui cuore pulsante, la trepida figura di Giulietta, è proposto al Teatro Petruzzelli nelle tre versioni coreografiche di Luciano Cannito, John Neumeier e Kenneth McMillan.
Il 19 ottobre nella sede dell'hotel Oriente (ore 18) in programma un incontro -conferenza aperto al pubblico (l'ingresso è gratuito) dal titolo 'Shakespeare in Danza' con proiezioni e estratti video delle maggiori produzioni coreografiche ispirate a Shakespeare